La fotografia di Istat: ancora due isolani su dieci sono senza internet, mentre il 29% dei residenti rinuncia alla seconda auto. Le finanze delle famiglie vengono investite nella casa, nei prodotti alimentari e nel pagamento delle bollette
PALERMO – I siciliani spendono solo se strettamente necessario, niente lussi, se non dopo lunghe e ponderate riflessioni. Le entrate si fanno risicate, e decidere di investire in un bene durevole non è una scelta semplice. Sono pochi quegli oggetti che fanno parte del “patrimonio” delle famiglie siciliane in maniera generalizzata: secondo i dati messi a disposizione dall’Istat e relativi al 2023, si tratta dell’auto, la lavatrice, il televisore e il cellulare.
Già per la lavastoviglie i numeri scendono nettamente: tale elettrodomestico, infatti, è presente soltanto nel 31,8% delle famiglie isolane. Soltanto la metà delle famiglie poi, ha un secondo televisore, o un personal computer. Si scende ad un quarto delle famiglie se ci si concentra su impianti hi-fi, antenne paraboliche e biciclette. Solo un terzo delle famiglie, poi, si può permettere di avere più di una automobile, il cui possesso è molto spesso collegato a necessità imprescindibili come il lavoro.
Anche il collegamento a internet non è ancora presente in tutte le famiglie, considerato che almeno 2 su 10 ne fanno a meno, così come il telefono fisso è presente soltanto nel 30% delle famiglie. Rispetto al 2022, i consumi si sono ridotti, in percentuale, dello 0,8%. In particolare, sono diminuiti gli acquisti relativi alla seconda automobile, le biciclette, gli impianti audio e video…