A Nissoria in arrivo il telesoccorso per i più fragili - QdS

A Nissoria in arrivo il telesoccorso per i più fragili

A Nissoria in arrivo il telesoccorso per i più fragili

Chiara Vilardo  |
martedì 01 Ottobre 2024

Grazie al progetto di democrazia partecipata “Gli amici della porta accanto 1.0”, che prevede servizi di pronto intervento 24 ore su 24 per chi si trova in situazione di emarginazione, malattia o difficoltà

NISSORIA (EN) – Il comune di Nissoria ha pubblicato un bando inerente al progetto “Gli amici della porta accanto 1.0”, che prevede servizi di Telesoccorso per chi si trovi in situazioni di emarginazione, malattia, difficoltà. Il progetto è gestito dalla protezione civile dell’Amministrazione comunale.

Il servizio previsto dal piano ha la finalità di garantire risposte immediate ai cittadini che vivono in contesti isolati e/o in precarie condizioni di salute, o che, in generale, potrebbero trovarsi in uno stato di emergenza e bisogno. Per questa ragione, il Telesoccorso svolge attività di sorveglianza telematica e di pronto intervento 24 ore su 24, anche in forma integrata con altri interventi.

Cosa prevede il servizio di telesoccorso

In particolare, il servizio prevede che, attraverso un apposito apparecchio l’utente possa inviare, in caso di necessità, un segnale di allarme alla Centrale che, ricevuta la segnalazione, attivi così tempestivamente l’intervento di soccorso, contattando inizialmente il soggetto in difficoltà che ha effettuato la chiamata, in un secondo momento, un familiare e/o un volontario, e infine mezzi di soccorso, se richiesti in base alla situazione.

Gli interventi di Telesoccorso sono rivolti ai cittadini residenti a Nissoria, e, trattandosi di interventi emergenziali di aiuto, che abbiano determinati requisiti: più di 70 anni di età e che vivano da soli e che non possano adempiere autonomamente a pratiche giornaliere basilari.

Il servizio di telesoccorso fa parte delle azioni di democrazia partecipata

Il servizio di telesoccorso fa parte delle azioni di democrazia partecipata, iniziativa introdotta con la legge regionale n.5 del 2014. Questa legge prevede che i siciliani possano decidere come far spendere una piccola quota, di solito il 2%, del bilancio della propria città.

La normativa in questione, quindi, obbliga tutti i Comuni dell’Isola a spendere almeno il 2% dei fondi che ricevono ogni anno dalla Regione con forme di democrazia partecipata, rivolgendosi a persone e associazioni affinché propongano progetti di interesse condiviso che verranno, in seguito, selezionati dall’Amministrazione comunale, e quindi, finanziati.

La democrazia partecipata prevede naturalmente anche altri strumenti di partecipazione popolare antecedenti alla legge del 2014, come per esempio gli istituti tradizionali della petizione, dell’iniziativa legislativa popolare, del referendum consultivo; e altre forme partecipative più recenti, come il dibattito pubblico e, appunto, il bilancio partecipativo.

Telesoccorso, un aiuto concreto verso tutti i soggetti più fragili e soli

Con il telesoccorso l’Amministrazione e i cittadini attivano, insomma, un aiuto concreto verso tutti i soggetti più fragili e soli, che non vengono abbandonati, ma ulteriormente seguiti e tutelati.

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