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No al Ponte dalla Corte dei Conti, Stretto di Messina: “Stupiti, rispettate le norme”

No al Ponte dalla Corte dei Conti, Stretto di Messina: “Stupiti, rispettate le norme”
La nota della Stretto di Messina dopo il no al Ponte della Corte dei Conti

La società “Stretto di Messina”, per bocca del suo ad Pietro Ciucci, si dice sorpresa per la decisione della Corte dei Conti

Fa discutere lo stop al Ponte sullo Stretto deciso dalla Corte dei Conti, che non ha dato il via libera alla costruzione che avrebbe dovuto collegare la Sicilia alla Calabria e al resto d’Italia. La Società Stretto di Messina ha immediatamente diramato una nota stampa mostrandosi sorpresa per la decisione maturata nel corso della serata di oggi.

La nota della Stretto di Messina

“Abbiamo accolto con grande sorpresa l’esito del controllo di legittimità operato dalla Corte dei conti che non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto” – ha commentato l’Amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci. “Tutto l’iter seguito è stato sempre svolto nel pieno rispetto delle norme generali e speciali italiane ed europee relative alla realizzazione del ponte. Restiamo in attesa delle motivazioni mantenendo l’impegno di portare avanti l’Opera, missione che ci è stata affidata da tutto il Governo e dal Ministero delle infrastrutture in attuazione delle leggi approvate dal Parlamento italiano”.

Meloni: “Atto d’invadenza della Corte dei Conti”

Dura la reazione del premier Giorgia Meloni. “La riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei Conti, entrambe in discussione al Senato, prossime all’approvazione – ha detto commentando la decisione -, rappresentano la risposta più adeguata a una intollerabile invadenza, che non fermerà l’azione di Governo, sostenuta dal Parlamento”. 

Salvini: “Scelta politica: andiamo avanti”

“La decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese e appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico”. Lo afferma il ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini dopo che i magistrati contabili non hanno dato il visto di legittimità al Ponte sullo Stretto. “In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora, visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall’Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti”.

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