No tax fino a 12 mila euro e tagli Irpef: le novità per il ceto medio

No tax fino a 12 mila euro e tagli Irpef: le novità per il ceto medio

Daniele D'Alessandro

No tax fino a 12 mila euro e tagli Irpef: le novità per il ceto medio

Redazione  |
mercoledì 11 Settembre 2024

Forza Italia punta a portare l no tax area a 12.000 euro. Niente tasse per chi guadagna fino a questo reddito annuo

Forza Italia punta a portare l no tax area a 12.000 euro. Niente tasse per chi guadagna fino a questo reddito annuo e a proporre la novità è il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani. L’ampliamento della no tax area potrebbe entrare nella Legge di Bilancio 2025 e potrebbe affiancarsi al nuovo taglio Irpef ipotizzato per il ceto medio. Sulle misure che la manovra di fine anno conterrà c’è ancora molta incertezza: sicuramente sarà riconfermato il taglio al cuneo fiscale e l’Irpef a tre aliquote, ma per il resto c’è ancora tanta confusione. Il problema principale, come ogni anno, è rappresentato dalla mancanza di coperture, ma l’esecutivo punta a realizzare un nuovo intervento in materia di Irpef che, questa volta, porti una riduzione delle imposte per il ceto medio.

Cosa propone Forza Italia

Se da una parte è stato proposto di estendere la flat tax per i contribuenti forfettari a 100.000 euro, tutte le forze politiche sono concordi a sostenere un taglio delle tasse per i redditi superiori a 50.000 euro, ovvero per coloro che non hanno sortito nessun beneficio dalle tre aliquote Irpef di quest’anno.

Secondo il vicepremier per abbattere il debito pubblico diventa essenziale fare il modo che l’economia reale dell’Italia cresca. Per questo motivo gli obiettivi primari su cui puntare sono le assunzioni da parte delle imprese (che favoriscono il rifiorire dell’economia) e il sostegno al reddito dei lavoratori, con una riconferma del taglio al cuneo fiscale a cui si affianca anche il bonus mamme in busta paga che si sta pensando di ampliare anche alle lavoratrici autonome.

Ecco come potrebbe essere la nuova Irpef

Con le nuove assunzioni crescono anche coloro che versano le tasse e, di conseguenza, aumenta il gettito per le casse dello Stato. L’Idea di fondo, per l’intervento sull’Irpef, è quella di far camminare di pari passo l’ampliamento della no tax area e la riduzione delle tasse per il ceto medio. Portando la no tax area a 12.000 euro e intervenendo sul secondo scaglione di reddito, aumentando il reddito e diminuendo l’aliquota, si aiuterà l’inflazione a scendere permettendo alle imprese di tornare a investire.

In base alla proposta avanzata da Forza Italia la nuova Irpef potrebbe essere strutturata nel seguente modo:

  • per redditi fino a 28.000 euro aliquota al 23% (considerando, però, una no tax area di 12.000 euro);
  • per redditi tra 28.000 e 60.000 euro aliquota al 33% (oggi l’aliquota è al 35% per redditi fino a 50.000 euro);
  • per redditi superiore a 60.000 euro aliquota al 43%.

Oggi la no tax area è fissata a 8.500 euro per lavoratori dipendenti e pensionati mentre per i lavoratori autonomi la soglia entro cui la tassazione è azzerata dalle detrazioni è ferma a 5.500 euro.

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