Intervista a Bruno Cacopardo, responsabile dell’Unità di malattie infettive al Garibaldi di Catania: "Se si è vaccinati, il virus transita da naso e gola per pochi giorni. Anche con la variante Delta"
di Dario Raffaele e Melania Tanteri
CATANIA – “Scateneranno una nuova ondata e intaseranno le strutture sanitarie impedendo la normale attività”. Non usa mezzi termini Bruno Cacopardo, responsabile dell’Unità di Malattie infettive dell’ospedale Garibaldi di Catania. I non vaccinati, coloro che rifiutano le dosi per principio o per errate conoscenze, rischiano di riportare le lancette dell’orologio allo scorso anno quando, alla fine dell’estate, i numeri hanno ripreso a salire e le strutture sanitarie a riempirsi.
“I pochi vaccinati rappresentano la nota dolente della difesa anti-covid siciliana – sostiene Cacopardo – e relegano la nostra isola a una posizione poco dignitosa”. Secondo il professore, sono vari gli elementi che spingono i no vax a non volersi vaccinare e vanno dall’ignoranza all’arroganza.
“Alcuni non sanno le cose anche per la bassa scolarità della Regione – continua – ma altri, invece, sono convinti di conoscere materie di cui non sanno nulla. Altri ancora – aggiunge – sono contrari per partito preso alle regole imposte, e non decidono. Poi c’è chi è ostile al vaccino o chi sostiene balzane teorie e si improvvisa esperto. Questa corrente di pensiero è molto solida”.
Una schiera di persone che quindi potrebbero rallentare la lotta al Covid-19 e che rischiano in prima persona. “Questi scellerati – prosegue Cacopardo – rischiano perché il vaccino non elimina certamente le infezioni, ma ne riduce i tempi. Se si è vaccinati, il virus transita da naso e gola per pochi giorni. Non svilupperà la malattia o, se si svilupperà, ci sarà una bassissima percentuale del dell’ospedalizzazione. Anche con la variante Delta. Ciò significa che più vaccinati ci saranno, più all’interno degli ospedali troveremo no-vax, che graveranno sul sistema sanitario e provocheranno una nuova ondata”.
“Oltre a bloccare tutto l’ordinario. Inoltre – tuona – i non vaccinati potrebbero rappresentare serbatoi per le nuove varianti”. Insomma, un pericolo pubblico per cui le restrizioni potrebbero non essere efficaci, secondo il medico che parla del Green pass come di “un’imposizione surrogata che va bene dal momento che non ci sono forme più coercitive – afferma – ma io sono per l’obbligo del vaccino. Come si fa per i bambini o per l’epatite B. I vaccini hanno prodotto la scomparsa della poliomelite, della difterite e di tante altre patologie come il tetano neonatale, e il calo drammatico dell’incidente l’epatite B”.
“La posizione no-vax dissennata è nociva – conclude – e bisogna prendere provvedimenti duri fino ad ora mai presi”.