Ecco cosa fare a partire dal mese di gennaio
A partire dal 2025 le mamme che sono giunte all’ottavo mese di gravidanza potranno usufruire del bonus nuove nascite, che di fatto può essere definito come una sorta di riedizione del bonus bebè. Tale incentivo è previsto dalla Legge di Bilancio 2025 e si rivolge ai nati, come pure ai figli affidati o adottati, a decorrere dall’1 gennaio prossimo.
Una sorta di incentivo del Governo per stimolare le nascite e che va a incrementare il budget a disposizione delle famiglie nei primi mesi di vita del figlio o della figlia, che possono usufruire anche del premio nascita già compreso nell’Assegno unico. A tutto questo si aggiunge che che, sempre per quanto riguarda l’Assegno unico, la maggiorazione del 50% dell’importo spettante (per la sola quota base) nel primo anno di vita del figlio, o persino fino a 3 anni nel caso di nuclei familiari con 3 figli a carico (e un Isee non superiore a 40.000 euro).
Bonus bebè 2025, come funziona
Il bonus bebè 2025 prevede un assegno una tantum di 1000 euro, che viene erogato dall’Inps nel mese successivo alla nascita o all’adozione del bambino. Tale incentivo è compatibile con altre forme di sostegno già previste per le famiglie, come l’Assegno unico universale. Questo significa che, oltre alle mensilità aggiuntive previste dall’Assegno unico per gli ultimi mesi di gravidanza, le famiglie potranno beneficiare anche del bonus nuove nascite, cumulando così un importante aiuto finanziario in una fase in cui le spese per la cura del neonato sono particolarmente elevate.
Come già spiegato in precedenza, coloro che hanno la possibilità di beneficiare di questo incentivo saranno le famiglie a cui sono nati figli a partire dal 1° gennaio 2025. Per avere accesso al bonus però è necessario avere un Isee non superiore a 40mila euro annui. Hanno diritto al bonus bebè 2025 anche i cittadini di altri Stati membri dell’Unione Europea, ma anche i cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione che sono residenti in Italia e che possiedono un permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, o che sono titolari di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro o ricerca per un periodo superiore a 6 mesi.
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