Onorevole Di Paola, va via un Presidente che si è distinto per i suoi modi pacati ma fermi. Che giudizio dà al suo settennato?
“Un giudizio assolutamente molto positivo, anche perché è stato il Presidente della Repubblica che ha gestito una pandemia, un periodo difficilissimo per l’Italia, forse il primo periodo difficile che abbiamo attraversato dopo il Dopoguerra. Mattarella, tra l’altro, è l’unico Presidente siciliano, quindi, da siciliano, non può che essere motivo di orgoglio averlo avuto come Capo dello Stato”.
Pensa che si riuscirà a eleggere il nuovo Presidente in tempi brevi o le incertezze emerse in questi giorni rallenteranno il tutto?
“Auspico e confido che il prossimo Presidente della Repubblica venga scelto già nelle prime votazioni, magari alla quarta. Gli ultimi Presidenti, quelli cioè post Prima Repubblica – Mattarella, prima di lui Napolitano e prima ancora Ciampi – sono stati votati nelle prime chiamate. Auspico che anche il prossimo Presidente venga votato nelle prime quattro-cinque votazioni, anche perché credo sia giusto dare un segnale agli italiani visto il periodo che stiamo attraversando: la politica deve unirsi su un nome che deve essere votato il prima possibile”.
Una donna al Quirinale la ritiene un’opzione possibile?
“Assolutamente sì anche perché darebbe quella spinta propulsiva in più di cui in questa fase l’Italia ha tanto bisogno”.
Quali sono secondo lei le caratteristiche che dovrebbe avere il prossimo Presidente?
“Deve innanzitutto unire. I vari componenti di partito possono pensarla in maniera diversa sui singoli temi, ma sul nome del Presidente della Repubblica ci si deve unire. Questa è dunque la prima caratteristica. Deve poi avere un alto profilo, riconosciuto da tutti. E infine auspico che infonda speranza negli italiani, che devono ripartire: occorre rilanciare l’Italia e secondo me, nelle fasi di crisi come quella che stiamo attraversando, se si è resilienti e se si ha speranza si può ripartire con più forza”.