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Nuova Cittadella giudiziaria di Catania, traguardo ancora lontano: ecco il perché dei ritardi

Nuova Cittadella giudiziaria di Catania, traguardo ancora lontano: ecco il perché dei ritardi
Cittadella giudiziaria di Catania, prospetto copia, da archivio

Procedono, ma a rilento, i lavori per la realizzazione dell’opera di viale Africa. Ecco le ultime novità.

Lo scheletro di quella che sarà la nuova cittadella giudiziaria di Catania si impone ormai da mesi anche allo sguardo dei più distratti. I lavori per la realizzazione dell’opera, che ospiterà i nuovi uffici del tribunale civile e del tribunale del lavoro e che ha fatto tanto discutere per la scelta di rinunciare alla possibilità di avere un affaccio sul mare, vanno avanti, anche se il traguardo è già stato spostato più volte.

Dopo la firma del contratto, a fine 2022, tra l’azienda aggiudicataria Ingegneria Costruzioni Colombrita e il Genio Civile di Catania, il cronoprogramma prevedeva 913 giorni di lavoro e la primavera 2025 come data di ultimazione. Così, però, non è stato e la conclusione è stata spostata una prima volta all’estate di quest’anno, per poi accorgersi che anche questa previsione sarebbe stata eccessivamente ottimista. Al momento, le ultime promesse parlano dell’inizio dell’estate del prossimo anno, a meno di ulteriori contrattempi.

Nuova cittadella giudiziaria di Catania, i ritardi

All’origine dei ritardi c’è stata – stando a quanto sostenuto da impresa e accolto dalla stazione appaltante – una difformità tra quanto previsto nel progetto e lo stato dei luoghi in cui il cantiere è stato allestito. Un fatto non da poco se si considera che l’appalto è stato aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, e dunque chiedendo alle imprese partecipanti di sviluppare migliorie al progetto; senza contare che proprio quest’ultimo è stato selezionato al termine di un concorso di idee.

I documenti dicono che a oggi sono state necessarie due perizie di variante suppletive, che hanno portato il costo dell’opera dai quasi 25 milioni e mezzo offerti da Ingegneria Costruzioni Colombrita a oltre 29,3 milioni. Praticamente poco meno della cifra – 30.049.687,68 euro – che era stata posta a base d’asta.

Le ultime novità

L’avanzamento dei lavori ha visto anche la concessione di una serie di subappalti da parte del Genio civile. L’ultima autorizzazione risale alla scorsa settimana, quando dagli uffici di via Lago di Nicito è arrivata il via libera al coinvolgimento della Catena Services, impresa marchigiana specializzata in lavorazioni che garantiscono la protezione delle strutture dagli incendi.

La Catena Services dovrebbe occuparsi dell’esecuzione di opere per un importo presunto di 250mila euro, pari a poco più dell’1% rispetto al quadro economico aggiornato alla seconda perizia di variante.

“L’importo effettivo verrà determinato applicando alle lavorazioni effettivamente eseguite dal subappaltatore e misurate in contraddittorio con l’appaltatore e con la committente i prezzi unitari – si legge nella determina –. I prezzi comprendono i costi della sicurezza e della manodopera, relativi alle prestazioni affidate in subappalto, senza alcun ribasso, nonché i materiali, le maestranze regolarmente assunte, i mezzi d’opera occorrenti per la completa, funzionale e corretta esecuzione dei lavori e di tutti gli oneri previdenziali e assicurativi”.

Il ruolo della S.C.S. Costruzioni Edili

Tra le imprese a cui l’Ingegneria Costruzioni Colombrita ha deciso di assegnare una parte dei lavori c’è anche il Consorzio progettisti costruttori di Maletto, che a propria volta ha affidato l’esecuzione alla ditta consorziata S.C.S. Costruzioni Edili.

In entrambi i casi si tratta di imprese che fanno capo alla famiglia Capizzi, il cui esponente più noto è Giuseppe Capizzi, attuale sindaco di Maletto e imprenditore finito in più di una circostanza accusato di rapporti illeciti con la pubblica amministrazione. Dal coinvolgimento nell’inchiesta calabrese Rinascita-Scott, in cui ha ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali, al ruolo di reo-confesso per le mazzette pagate al Commissario straordinario per il rischio idrogeologico Maurizio Croce, fino all’accusa di corruzione nell’ambito di una serie di gare nell’Agrigentino, per Capizzi gli ultimi anni sono stati particolarmente turbolenti sul fronte giudiziario.

Dal punto di vista politico, invece, Capizzi ha vinto le elezioni amministrative a Maletto nel 2023 a cui è seguito un progressivo avvicinamento a Fratelli d’Italia, e in particolar modo al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e all’eurodeputato Ruggero Razza.

I lavori di cui si occuperà la S.C.S. Costruzioni Edili nel cantiere della nuova cittadella giudiziaria di viale Africa hanno un valore di oltre sei milioni di euro. L’accordo con la Ingegneria Costruzioni Colombrita risale alla tarda primavera del 2024, poche settimane dopo lo scandalo delle mazzette al Commissario straordinario per il rischio idrogeologico.

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