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Una nuova piattaforma per le notifiche digitali

Una nuova piattaforma per le notifiche digitali
digitalizzazione

Provvedimenti e comunicazioni ai cittadini ora sono “a portata di smartphone”. Dalle multe ai contenziosi tributari: gli atti della Pa arrivano via Pec e si consultano con Spid o Cie

ROMA – La Pubblica amministrazione e la burocrazia italiana muovono piccoli passi verso la tanto agognata digitalizzazione. Con il decreto 8/2/2022 n. 58 (GU n. 130/2022), infatti, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del consiglio dei ministri, ha adottato il regolamento che disciplina il funzionamento della piattaforma per le notifiche digitali.

Trasferire sul “virtuale” la notifica degli atti della Pa

La piattaforma permetterà di trasferire sul “virtuale” la notifica degli atti della Pa, determinando un risparmio per le casse statali che – secondo le stime di AdE – ammonterà ad oltre 100 milioni annui: 50 relativi alle spese vive di notifica e 55 inerenti all’abbattimento dei relativi contenziosi. Atti, provvedimenti, avvisi e comunicazioni a persone fisiche o giuridiche, enti associazioni e altri soggetti pubblici o privati, anche in materia tributaria potranno essere inviati, con valore legale, al “domicilio digitale” degli interessati, ovvero la casella di posta elettronica certificata (Pec). Restano, invece, esclusi gli atti del processo civile, penale, per l’applicazione di misure di prevenzione, amministrativo, tributario e contabile e i provvedimenti e le comunicazioni ad essi connessi; gli atti della procedura di espropriazione forzata (Dpr n. 602/1973); gli atti dei procedimenti di competenza delle autorità provinciali di pubblica sicurezza relativi a pubbliche manifestazioni, misure di prevenzione personali e patrimoniali, autorizzazioni e altri provvedimenti a contenuto abilitativo, soggiorno, espulsione e allontanamento dal territorio nazionale degli stranieri e dei cittadini dell’Unione europea.

L’accesso alla piattaforma avverrà tramite Spid o Cie

L’accesso alla piattaforma, tanto per i funzionari Pa quanto per i cittadini, avverrà tramite Spid o Cie. Aziende o persone giuridiche dovranno utilizzare le credenziali dei rispettivi rappresentanti legali. Per i soggetti destinatari che non ne fossero in possesso, sono disponibili altre modalità d’accesso alla piattaforma: link, codice a barre, codice Qr. Ma questi metodi di accesso semplificato sono utilizzabili per un numero limitato di volte. La gestione della piattaforma è stata affidata a PagoPa.

Il funzionario incaricato, dopo l’autenticazione, carica il documento inserendo il codice fiscale e la Pec del destinatario. Quindi, PagoPa invia al destinatario, tramite la posta certificata, un avviso con cui comunica l’esistenza dell’atto, fornendo inoltre le modalità di accesso alla piattaforma e di acquisizione del documento notificato. Il destinatario, accedendo alla piattaforma, può consultare e acquisire ogni documento informatico a lui notificato. Per ciascuna notifica possono essere visualizzati: mittente, data e ora di caricamento sulla piattaforma, l’atto notificato, lo storico del processo di notifica e il suo codice identificativo univoco (Iun).

Questo il percorso che seguirà la Pa per l’invio dell’atto

Questo il percorso che seguirà la Pa per l’invio dell’atto: la notificazione verrà effettuata in prima battuta presso il domicilio digitale eletto dal destinatario; in seconda battuta, presso il suo domicilio digitale speciale, qualora eletto; in ultima istanza, presso il “domicilio digitale generale” (ossia l’indirizzo inserito in uno degli elenchi delle Pec di professionisti, Pa o cittadini previsti dal Cad). Nel caso in cui tutti i domicili digitali risultino saturi o non validi, il gestore effettuerà un secondo tentativo. il gestore della piattaforma rende disponibile in apposita area riservata, per ciascun destinatario della notificazione, l’avviso di mancato recapito del messaggio, con cui vengono indicate le ragioni della mancata consegna dell’avviso di avvenuta ricezione in formato elettronico e le modalità di acquisizione del documento informatico oggetto di notificazione. Il gestore della piattaforma, inoltre, dà notizia al destinatario dell’avvenuta notificazione dell’atto a mezzo di lettera raccomandata. Se il destinatario avrà invece comunicato un recapito diverso (indirizzo email, numero di telefono, ecc.), il gestore invierà un avviso di cortesia e lo renderà disponibile tramite il punto di accesso telematico. Diverso, invece, il caso in cui il destinatario non disponga di un domicilio digitale. Il gestore invierà una raccomandata con avviso di ricevimento. In caso di indirizzo inesistente saranno svolti accertamenti per individuare un recapito alternativo. In ultima battuta, l’addetto al recapito postale depositerà l’avviso di avvenuta ricezione sulla piattaforma e lo renderà così disponibile al destinatario. Il destinatario, dal canto suo, può rivolgersi al gestore e richiedergli di estrarre copia analogica del documento informatico disponibile sulla piattaforma, tramite l’accesso semplificato di cui sopra.

Un procedimento quello consentito dalla nascente piattaforma che, evidentemente, snellisce anche le tempistiche dell’intero processo di notifica ma che – ad esempio – è in linea con i dettami dell’art. 201 del codice della strada, che regola appunto la notificazione di multe e verbali. E, inoltre, la digitalizzazione consentirà probabilmente di ridurre i casi di irreperibilità dei destinatari.