C’è una nuova proroga per il Centro di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, gestito in convenzione con l’Irccs Bambino Gesù di Roma. La struttura rimarrà operativa anche dopo il 31 luglio, data precedentemente indicata come scadenza ultima.
La decisione – molto attesa soprattutto dai genitori dei piccoli pazienti del centro – è arrivata al termine di un incontro a Roma sulle sorti del centro, a cui hanno partecipato l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, il dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e i vertici dei Ministeri della Salute e dell’Economia.
Nuova proroga per il Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina
La proroga non sarà di un anno intero, ma solo fino al 31 dicembre 2025. L’assessore Faraoni e il dirigente Iacolino dovranno trasmettere a breve la proposta della nuova rete ospedaliera prevedendo – come si legge in una nota della Regione – “l’integrazione delle attività del Centro di Taormina con il reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale Papardo di Messina”.
“Trattativa difficile”
Il problema del centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina nasce dal decreto Balduzzi, che prevede la presenza di una sola struttura ogni 5 milioni di abitanti. E un altro centro è già presente in Sicilia, cioè il centro di cardiochirurgia pediatrica all’ospedale Civico di Palermo, affidato alla Fondazione del Gruppo San Donato.
La Regione Siciliana sta cercando di superare questo limite, ma la situazione rimane complessa: “È stata e resta una trattativa molto difficile – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani, dopo l’annuncio della proroga – nella quale il governo regionale ha cercato di far emergere gli sforzi che si stanno facendo per inserire questa struttura nell’intero sistema della sanità siciliana. Non è così semplice come in maniera demagogica l’opposizione vuole fare apparire. La deroga rientra all’interno di un percorso di riorganizzazione della nuova rete ospedaliera alla quale il governo sta lavorando da mesi in un dialogo costante e discreto con il territorio, con l’obiettivo di rispettare tutti i parametri richiesti dal ministero. Auspico, pertanto, che il nuovo piano veda presto la luce senza ulteriori ostacoli dovuti a posizioni preconcette”.
L’assessore Faraoni aggiunge che l’interesse principale del Governo, nazionale e regionale, è quello di “non venir mai meno al nostro dovere di cura e assistenza nei confronti dei pazienti più piccoli”. Da qui la richiesta della nuova proroga per la struttura di cardiochirurgia pediatrica di Taormina. “Nel frattempo, proseguiamo nel percorso di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale che stiamo portando avanti. Il giudizio dei ministeri sulla permanenza della cardiochirurgia pediatrica nella cittadina ionica non è legato soltanto a questa integrazione con le attività del Papardo di Messina ma sarà complessivo sulla nuova rete ospedaliera siciliana. Stiamo facendo un grande lavoro per renderla aderente ai bisogni della gente e allo stesso tempo sostenibile per la Regione sul piano finanziario: un obiettivo indispensabile per tutta la collettività”, conclude Faraoni.
Alla ricerca di una soluzione definitiva
La nuova proroga per il Centro di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale San Vincenzo di Taormina rappresenta senza dubbio un passo importante, ma non l’ultimo prima di giungere alla soluzione definitiva. Lo aveva ribadito – in una nota delle scorse settimane – il Comitato genitori dei piccoli pazienti del centro, parlando di “rinnovata fiducia” nei confronti delle istituzioni che hanno preso a cuore il caso, ma anche di “costante allerta” per la nube nera che incombe sull’operatività della struttura.
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