Via libera al progetto di compensazione ambientale: si pianterà lo stesso numero e qualità di fusti estirpati affinché la città non si trasformi in cemento ma si arricchisca di vita
CUSTONACI (TP) – Sarà pure didascalica, ma non si può certo dire che non sia efficace. “Gli alberi – si legge nella premessa di un mini dossier – sono esseri viventi in grado di produrre ossigeno e sottrarre anidride carbonica dall’atmosfera”.
Ed ancora: “Senza ossigeno non si può vivere, quindi gli alberi, attraverso la fotosintesi clorofilliana, riescono a mantenere in vita la nostra specie umana e tutte le altre specie animali presenti sulla terra”.
Il dossier è di Giuseppe Clemente che, nella vita, fa il geometra. E si trova sul tavolo dell’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Custonaci Giovanni Campo. Tecnico e Comune hanno firmato un patto. Che ha anche un nome: compensazione ambientale. Un patto che farà da apripista. Lo spiega, con dovizia di particolari, il geometra Clemente: “Come progettista, ma anche come ex Presidente di Legambiente Pizzo Cofano, da sempre attento alle questioni ambientali, in occasione di un progetto di ristrutturazione edilizia, che per motivi di cantiere ha comportato il taglio e l’estirpazione di 10 alberi di alto fusto, di comune accordo con la committenza e con l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Custonaci, si è pensato di applicare la compesazione ambientale.
L’iniziativa prevede che il committente s’impegna, sentito l’Ufficio tecnico comunale, a piantare, a proprie spese, lo stesso numero e qualità di alberi estirpati, presso aree comunali”. In sintesi: tutti gli alberi che togli, li rimetti da qualche altra parte. Perché “la città – sottolinea Clemente – non diventa più un’isola di cemento, ma si arricchisce di vita”.
La sfida è infatti più ampia: “Nelle città inquinate, in cui scarseggia il verde, dove le infrastrutture verdi sono fortemente degradate, la qualità della vita viene automaticamente degradata. Invece, nelle città verdi, in cui gli alberi ed i giardini sono protagonisti, si nota una maggiore vitalità e creatività tra i cittadini, con un miglioramento della salute e l’abbattimento dei costi sanitari per tutti”.
Custonaci ha alla base del suo sviluppo due asset fondamentali: la produzione di marmo e le capacità turistiche della frazione costiera di Cornino. Il verde può così rappresentare una mediazione virtuosa tra le necessità industriali e quelle di crescita delle potenzialità turistiche del territorio. L’imprenditoria del marmo è sempre stata sensibile alle questioni ambientali e la legislazione di settore ne è un tassello fondamentale. Il riordino urbanistico dell’area costiera, una necessità sentita e difesa dall’intera comunità locale. Clemente, nel suo mini-dossier, non molla la presa: “Passeggiare nella natura fa bene alla mente ed al fisico e rallenta l’invecchiamento”. La sua proposta ha fatto centro perché, oltre al via libera dell’Assessore Campo, ha anche il sigillo politico ed amministrativo del Sindaco Giuseppe Morfino. Il geometra prova ad inserire la sua iniziativa all’interno di una svolta culturale che punta dritto ad un problema sempre più stringente: “Gli alberi sono i migliori alleati contro il cambiamento climatico. Nella protezione del suolo assumono un ruolo importante, limitando eventi franosi e migliorando l’aspetto dei paesaggi”.
Da qui Clemente passa al rilancio. Non si accontenta dell’accordo raggiunto nel suo Comune: “Auspico che anche altre amministrazioni comunali vogliano sostenere l’iniziativa e magari inserire tale proposta nel regolamento edilizio”.
Il Comune di Custonaci ha fatto il primo passo. Si propone come punto di riferimento ed è pure pronto a mettere a disposizione delle altre amministrazioni il progetto di compensazione ambientale che ha deciso di sostenere e garantire.