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Nuova stazione ferroviaria di Enna, Dipietro alza la voce

redazione

Nuova stazione ferroviaria di Enna, Dipietro alza la voce

Cetty D’Angelo  |
mercoledì 29 Marzo 2023

Pesanti critiche da parte del primo cittadino sulla collocazione del nuovo scalo, che non servirebbe in modo adeguato la città. Contestata la collocazione “in aperta campagna” e lontano dal centro

ENNA – La Banca europea degli investimenti ha approvato nei giorni scorsi il finanziamento di 3,4 miliardi di euro per il completamento della linea ferroviaria Palermo-Catania. Il sindaco di Enna Maurizio Dipietro ha diffuso delle riflessioni riguardanti la tratta Palermo-Catania-Messina e si è mostrato perplesso, come già più volte in passato, sull’ubicazione della stazione Nuova Enna e non solo.

Infatti, nonostante l’investimento complessivo per la tratta Palermo-Catania-Messina ammonti a 9 miliardi e 315 milioni di euro, la velocità massima della linea si attesterà sui 160 km/h, con solo alcuni punti in cui potrebbe raggiungere i 200 km/h: la linea è dunque ben lontana dal raggiungere le velocità dei treni presenti sul resto del territorio nazionale, i quali toccano mediamente i 300 km/h. Il tempo di percorrenza della tratta Palermo-Catania, a tali velocità, si ridurrà di una sola ora, rendendo il percorso distante dalle caratteristiche tipiche dell’alta velocità.

“Queste notizie – ha sottolineato Dipietro – impongono a noi amministratori una riflessione, affinché ingenti risorse finanziarie, la cui disponibilità rappresenta un’occasione più unica che rara per le prospettive di sviluppo economico della nostra Sicilia, non diventino l’ennesima occasione persa, ottenendo come risultato una linea ferroviaria che, in pratica, nasce già vecchia. Infatti, si rischia di ottenere non già una linea moderna, ad alta velocità, in grado di rendere concorrenziale l’uso della ferrovia rispetto al trasporto su gomma, come sarebbe logico attendersi, ma una linea la cui velocità massima si attesterà sui 160 km/h, con solo alcuni tratti in cui potrebbe raggiungere i 200 km/h. Dati che lascerebbero la Sicilia e il suo trasporto su linea ferrata nell’arretratezza in cui si trova attualmente, rispetto al resto del territorio nazionale. Il quadro che si va delineando, con la realizzazione di una buona tratta regionale, lontana però dalle caratteristiche universalmente riconosciute e proprie dell’alta velocità è, per noi siciliani, veramente inaccettabile”.

Per quanto riguarda la stazione Nuova Enna il sindaco si era già mostrato contrario, dal momento che la fermata dovrebbe sorgere in aperta campagna, non apportando alcun beneficio per gli spostamenti di pendolari e universitari verso la città. Nonostante le molteplici proteste e la proposta della costruzione di una bretella per collegare stazione ferroviaria e centro della città ennese, nessuna modifica è stata apportata al progetto. “La nuova stazione ferroviaria di Enna – ha sottolineato ancora il primo cittadino – nonostante le tantissime voci di protesta e le prese di posizione contrarie delle istituzioni locali e delle rappresentanze parlamentari a tutti i livelli, risulta essere in una posizione che non apporta alcun vantaggio a un comune capoluogo che, giova ricordarlo, ospita nel proprio territorio ben due istituzioni universitarie. Collocare la stazione Nuova Enna in aperta campagna e lontanissima dalla città rappresenta per noi la beffa nella beffa, soprattutto alla luce del fatto che, per ovviare a questo evidente svantaggio, avevamo proposto, con un pronunciamento unanime del Consiglio comunale e il fattivo coinvolgimento dell’Università Kore, la realizzazione di una bretella ferroviaria, simile a quella che collega la Stazione di Caltanissetta Xirbi al centro urbano del capoluogo nisseno”.

“Per quanto ci riguarda – ha aggiunto il primo cittadino ennese – sono inaccettabili gli appunti negativi fatti alla nostra richiesta, tra i quali quello secondo cui l’investimento per la realizzazione della bretella sarebbe troppo oneroso. Se pensiamo, infatti che la sola tratta Nuova Enna–Dittaino ha un costo pari a 616 milioni di euro e, addirittura, la tratta Caltanissetta Xirbi–Nuova Enna, costituita da 27 chilometri di nuovo tracciato con circa tre chilometri di viadotti e quattro gallerie, raggiunge lo strabiliante importo di 1,2 miliardi di euro, riteniamo che l’investimento per la realizzazione di una bretella ferroviaria che metta seriamente in condizione la nostra città e l’utenza universitaria di utilizzare il servizio ferroviario sia assolutamente sostenibile, anche in considerazione del fatto, che proprio in questo momento storico non è impossibile trovare fonti di finanziamento, anche attraverso la parziale revisione del Pnrr, verso la quale l’attuale governo nazionale sembra essere orientato”.

“Ritengo opportuno – ha concluso Dipietro – rilanciare con forza la richiesta che proviene dalla nostra realtà territoriale, facendo un appello innanzi tutto al Consiglio comunale e a tutte le forze politiche locali nonché all’intera rappresentanza parlamentare nazionale e regionale affinché il tema della nuova stazione ferroviaria di Enna e la sua reale fruibilità torni nell’agenda del governo nazionale e regionale, anche nel quadro di una più complessiva riflessione che riguarda gli investimenti di Rfi in Sicilia”.

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