Nuove etichette energetiche elettrodomestici, efficienza e risparmi - QdS

Nuove etichette energetiche elettrodomestici, efficienza e risparmi

Nuove etichette energetiche elettrodomestici, efficienza e risparmi

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giovedì 14 Gennaio 2021

Volute dall'Unione Europea entreranno in vigore dal 1° di marzo. Con i nuovi elettrodomestici previsti risparmi sino a 150 euro per famiglia.

Qualcuno
potrebbe averle già trovate nelle istruzioni degli elettrodomestici ricevuti in
regalo o acquistati a fine anno, tutti gli altri le vedranno di certo esposte a
partire dal 1° marzo 2021.

Sono
le nuove etichette energetiche volute dall’Unione Europea per riportare ordine nella
classificazione energetica degli elettrodomestici ma anche per stimolare lo
sviluppo di nuovi prodotti sempre più efficienti dal punto di vista energetico.

Ma
quali sono esattamente le logiche e il funzionamento delle nuove etichette? Le
ricorda IMQ, Istituto Italiano del Marchio di
Qualità,
il maggiore organismo in Italia nella
valutazione delle conformità (test, ispezioni, certificazioni) nel settore
elettrico.

Perché cambiano le etichette

Come
spiegato dalla Commissione Europea, se da una parte le vecchie etichette energetiche
hanno indubbiamente contribuito allo sviluppo innovativo dell’industria e alla concorrenza,
favorendo l’immissione sul mercato di nuovi prodotti in classi energetiche via
via superiori, dall’altra stavano diventando fonte di confusione. La classe
“A” seguite da uno o più “+” era diventata quella che
raggruppava la maggior parte degli elettrodomestici, lasciando così vuote le
classi inferiori e portando il consumatore a non comprendere con chiarezza che un
frigorifero in classe A+, in realtà era il meno efficiente dal punto di vista
energetico sul mercato.

Per
porre fine a una situazione poco chiara, alzare gli obiettivi di efficienza
energetica e ridare ai consumatori un valido strumento di differenziazione e di
scelta dei prodotti in base alla loro effettiva efficienza energetica, si è
voluto ritornare alla ben nota scala A-G (Regolamento (UE) 2017/1369) che sarà
obbligatoria dal prossimo 1° marzo.

Promemoria per i consumatori

Inizialmente
l’aggiornamento potrà creare un po’ di confusione tra i consumatori che,
abituati a scegliere solo tra classi A, si potranno trovare di fronte a un
frigorifero di classe C con le stesse caratteristiche di efficienza energetica
di un frigorifero che fino a pochi giorni prima rientrava nella classe A+++,
oppure a una lavastoviglie ora in classe E, mentre prima era di classe A++. Ma
non bisogna preoccuparsi. Anche se un apparecchio otterrà una classe inferiore,
rimarrà altrettanto efficiente.

Il
cambiamento non riguarda infatti le prestazioni del prodotto, ma solo il suo
punteggio. Le differenze tra i punteggi attuali e quelli nuovi sono dovute a
più raffinati e in parte severi metodi di misurazione adottati dalla
Commissione Europea.

In
breve, il “declassamento” di una classe energetica del prodotto
significa solo che il nuovo punteggio è più preciso e utile. Altro elemento da
ricordare è che all’inizio, sul mercato, nessun apparecchio rientrerà nella

categoria
A e che solo pochi avranno l’etichetta B e C, in modo da incentivare
l’innovazione e lo sviluppo di prodotti più efficienti dal punto di vista
energetico.

Tuttavia,
i consumatori dovranno fare attenzione perché i modelli con la vecchia
etichetta potranno essere esposti e venduti fino al 30 Novembre 2021. Dal 1°
Dicembre 2021 sarà invece rigorosamente vietato vendere i modelli con la
vecchia etichettatura.

Quanto si risparmierà

Secondo
la Commissione Europea le nuove misure sull’ambiente introdotte dalla Direttiva
Ecodesign e dal Regolamento Energy Labelling, potranno far risparmiare alle
famiglie europee oltre 33 miliardi di euro l’anno, in media 150 euro a nucleo familiare. Il risparmio energetico annuo sarà di 167 TWh (Terawattora)
entro il 2030, pari, ad esempio, a quasi il 50% del consumo energetico annuale
italiano.

I prodotti coinvolti

Dal
1° marzo 2021 le nuove etichette compariranno nei negozi su lavastoviglie,
lavatrici e lavasciuga biancheria, frigoriferi e congelatori (incluse
cantinette per vino a uso domestico), televisori e display elettronici. Per le
lampade bisognerà aspettare fino al 1° settembre 2021.

Nell’ambito
dei prodotti commerciali le nuove etichette riguarderanno gli apparecchi di refrigerazione
con funzione di vendita diretta.

Come riconoscere la nuova etichetta da quella vecchia

Oltre
alla scala di efficienza energetica – che andrà dalla classe A (più efficiente)
alla classe G (meno efficiente) senza più lettere doppie o “+” – le
nuove etichette saranno riconoscibili dalla presenza, in alto a destra, di un
QR-code grazie al quale i consumatori potranno ottenere informazioni
supplementari (non commerciali) attraverso la scansione con uno smartphone comune.

Elettrodomestici più duraturi

In
ottemperanza a quanto previsto dalle più recenti Risoluzioni europee in
attuazione della Direttiva sulla progettazione ecocompatibile (2009/125/CE) dal 1 marzo 2021 i pezzi di ricambio per aggiustare un elettrodomestico
messo in commercio dovranno essere reperibili per almeno sette anni
(addirittura dieci anni per alcuni pezzi di frigoriferi,
lavastoviglie e lavatrici) dalla data d’acquisto e in generale fino allo stesso
numero di anni dopo la fine della produzione di quel modello.

Un’indicazione che si colloca nell’ambito della progettazione ecocompatibile con l’obiettivo
di incentivare la riparabilità e la riciclabilità dell’elettrodomestico,
riducendo gli sprechi e l’inquinamento da rifiuti.

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