Un passo avanti verso l’economia circolare, e qual new green deal tanto evocato. Se ne è parlato nel corso del webinar ‘Il nuovo accordo Anci-Comieco nel quadro del pacchetto europeo sull’economia circolarè. L’accordo quadro Anci-Conai è lo strumento previsto già dal decreto legislativo 22 del 1997 e poi dal Testo Unico Ambiente attraverso il quale il sistema consortile per la gestione degli imballaggi garantisce ai comuni italiani il ritiro delle raccolte differenziate e il loro avvio a recupero e reciclo. Il presidente Comieco, Amelio Cecchini, ha ricordato che “la filiera cartaria è un punto di eccellenza di questo sistema, in 20 anni, la raccolta differenziata è passata da 1 a oltre 3 milioni di tonnellate con un tasso di riciclaggio, nel comparto dell’imballaggio, superiore all’80%, già oltre gli obiettivi previsti dalla nuova normativa europea al 2025 e in linea con l’obiettivo dell’85% previsto per il 2030. Risultati importanti raggiunti grazie ad una filiera e ad un sistema industriale che ha saputo innovare anche sul versante delle tecnologie”. I rappresentanti del settore hanno sottolineato come il nostro Paese rappresenti un’eccellenza nella gestione e nel recupero dei materiali di imballaggio: “l’Europa impone un tasso di riciclo pari al 65% entro il 2025: il sistema rappresentato da Conai e dai Consorzi di filiera ha già superato il 70%, e i benefici ambientali del nostro lavoro sfiorano il miliardo di euro” ha detto il presidente Conai, Giorgio Quagliuolo.
Per l’Anci l’accordo con Comieco “è stato un risultato straordinario, entrambi le parti hanno fatto qualcosa d’importante per il Paese è non per tirare acqua al proprio mulino” ha commentato il capo delegazione dell’Associazione Nazionale dei Comuni, Ivan Stomeo “siamo arrivati al tavolo con Comieco dopo una consultazione sul territorio, abbiamo chiesto ai sindaci queli erani le criticità e come si poteva migliorare l’accordo precedente, al di là dei soldi in più o in meno, ma guardando con un occhio diverso”.
(ITALPRESS).