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Un “nuovo” inizio per l’Autorità portuale dello Stretto

Un “nuovo” inizio per l’Autorità portuale dello Stretto
Il porto di Messina

Il Comitato di gestione dell’Adsp ha approvato il Bilancio di previsione 2026 e il pluriennale 2026/2028, insieme alla relazione programmatica del presidente Francesco Rizzo

MESSINA – Un Ente solido dal punto di vista finanziario e tante sfide a cui dare forma. Il Comitato di gestione dell’Adsp dello Stretto ha approvato nella seduta del 22 ottobre il Bilancio di previsione 2026 e il pluriennale 2026/2028 insieme alla relazione programmatica del presidente Francesco Rizzo.

Il bilancio di previsione 2026 prevede entrate complessive per 35.683.000 euro con un avanzo di amministrazione previsto al 31 dicembre del 2025 per 94.223.570 euro per un totale di quasi 130 milioni di euro. Le spese complessive previste ammontano a 63.585.560 euro con un avanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre 2026 di 66.321.010. Tra le entrate in conto capitale figurano i primi sette milioni di euro dei 20 complessivi assegnati dal Fsc per gli interventi di bonifica e risanamento ambientale della Zona Falcata di Messina. Somme non ancora in cassa ma di cui “si ha la ragionevole certezza di potere disporre” si legge nel documento finanziario.

Programma triennale opere pubbliche 2026-2028: investimenti e ammodernamento

Gli obiettivi programmatici sono contenuti nel Programma triennale opere pubbliche 2026-2028 con interventi nei cinque porti su cui ha competenza l’Adsp dello Stretto. Sono attività che si inseriscono in un più ampio piano di ammodernamento delle infrastrutture portuali, destinate a servire milioni di passeggeri, pendolari dello Stretto e turisti. Gli investimenti previsti per il 2026 sono 37 milioni 636 mila euro, ma con una cassa di oltre 142 milioni di euro. I numeri parlano di un ente con una gestione finanziaria molto attenta ed una elevata solidità economica che consente di avviare un piano di investimenti infrastrutturali assistito in parte da finanziamenti dello Stato ed in parte da fondi propri senza indebitamento.

La visione del presidente Rizzo e il ruolo strategico dello Stretto

Francesco Rizzo ha firmato i documenti finanziari da Commissario straordinario ma qualche giorno dopo è arrivata l’ufficializzazione della sua nomina a presidente. “Ho avuto modo in questi mesi di conoscere più a fondo i porti dello Stretto – ha detto – e le sfide che ci attendono. Sarà entusiasmante, anche se impegnativo, contribuire allo sviluppo di un sistema portuale strategico a livello nazionale ed euro-mediterraneo. Lavorerò per realizzare infrastrutture e servizi adeguati ai 23 milioni di passeggeri che ogni anno attraversano lo Stretto, per sostenere le imprese che operano grazie ai porti e per valorizzare le aree di pregio dei nostri waterfront. Sono convinto che la crescita della portualità italiana sia parte integrante dello sviluppo del nostro Paese”.

Messina e il boom del traffico crocieristico

Messina in particolare si conferma tra i principali protagonisti del crocierismo mediterraneo, il porto dello Stretto è 18esimo nel Mediterraneo e ottavo in Italia, con oltre 760.000 passeggeri movimentati e 250 toccate nave previste entro la fine del 2025. Un risultato che premia, – dice il presidente – il lavoro sinergico dell’Adsp Stretto con gli operatori del settore e che testimonia la crescente attrattività del territorio per il turismo internazionale. Come passeggeri l’area portuale dello Stretto è la prima d’Europa secondo Eurostat, con più di un milione e 300 mila passeggeri per le isole Eolie, quindi si dovrà lavorare sui servizi erogati al passeggero. Il sogno è realizzare alla stazione marittima di Messina un grosso centro ricettivo e di smistamento passeggeri.

Interventi strategici 2026: waterfront, Zona Falcata e nuovo terminal crocieristico

Tra gli interventi di rilievo che dovrebbero avere un’accelerazione nel 2026, c’è la riqualificazione del waterfront, la bonifica della Zona Falcata e il nuovo terminal crocieristico, per il quale l’Adsp contribuisce per il 41% e Msc per il 59%. Per la Zona Falcata l’ente ha predisposto tutti gli atti per Invitalia, soggetto individuato per perfezionare tutte le procedure di gara per l’avvio degli interventi di bonifica. Entro dicembre, probabilmente, ci sarà la gara per la direzione dei lavori per la caratterizzazione e dopo la progettazione esecutiva. Il valore complessivo delle operazioni di bonifica è stato quantificato in 21.330.885,60 euro, di cui 20 milioni finanziati con il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 e 1.330.885,60 euro a valere su risorse dell’Adsp. Per quanto riguarda il ridisegno del fronte mare, a ottobre è stato finalmente siglato l’accordo che darà il via alla completa riqualificazione del lungomare Boccetta – Annunziata.

Piano Particolareggiato Operativo e riqualificazione urbana

L’Autorità di Sistema Portuale ha formalizzato il contratto con lo studio di architettura Guendalina Salimei – TStudio di Roma, vincitore del concorso di progettazione. Il raggruppamento di professionisti dovrà mettere a punto il Piano Particolareggiato Operativo per l’area compresa tra il torrente Boccetta e il torrente Giostra. Per la parte tra i torrenti Giostra e Annunziata, che comprende l’area di fronte al Museo regionale e Villa Sabin, invece, bisognerà attendere il trasferimento dell’intero traffico navale al nuovo porto di Tremestieri.