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Nuovo tariffario sanità, Schifani replica alle polemiche: “A lavoro per superare tetto di rientro”

Nuovo tariffario sanità, Schifani replica alle polemiche: “A lavoro per superare tetto di rientro”
presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani

“Ho già chiesto agli assessori alla Salute, Giovanna Volo, e all’Economia, Alessandro Dagnino, di verificare la praticabilità della norma inserita nell’ultima legge di stabilità nazionale”

Negli ultimi giorni è esplosa la polemica relativa al nuovo nomenclatore tariffario adottato nel SSN. Alle critiche ricevute, ha voluto rispondere il governatore Renato Schifani, che ha dichiarato di aver già mosso i primi passi per verificare la praticabilità della norma inserita nell’ultima legge di stabilità nazionale che consente alle Regioni di superare i vincoli imposti dal Piano di rientro in materia tariffaria.

Le parole di Schifani

 “Il tema dell’introduzione, a livello nazionale, del nuovo nomenclatore tariffario, che ha ridotto i rimborsi per le prestazioni sanitarie eseguite dalle strutture convenzionate con le Regioni, è all’attenzione del mio governo – dichiara il presidente della Regione Siciliana – Ho già chiesto agli assessori alla Salute, Giovanna Volo, e all’Economia, Alessandro Dagnino, di verificare la praticabilità della norma inserita nell’ultima legge di stabilità nazionale che consente alle Regioni di superare i vincoli imposti dal Piano di rientro in materia tariffaria. Questo passaggio si rivela cruciale, da un lato, per salvaguardare l’appropriatezza delle cure e l’equità nell’accesso alle stesse per tutti i cittadini, dall’altro per offrire un supporto concreto alle strutture sanitarie convenzionate, che svolgono un ruolo essenziale nel garantire servizi agli utenti. Voglio rassicurare tutti che siamo impegnati nell’individuare le soluzioni più efficaci e rapide, con la massima attenzione al benessere del nostro territorio”.

De Luca (M5S): “Azzeramento? Si rischia esplosione: Schifani agisca subito”

“Le già lunghissime liste d’attesa ora rischiano di diventare eterne, con buona pace del cittadino costretto ad aprire il portafoglio o a rinunciare a curarsi”. A dichiararlo era stato Antonio De Luca, capogruppo del Movimento 5 stelle all’Ars, puntando l’indice contro “l’entrata in vigore del nuovo tariffario sanitario deciso da Roma e la conseguente agitazione del settore privato convenzionato”, che come detto rischia di aggravare il problema delle liste d’attesa. De Luca ha spiegato: “Altro che azzeramento tanto strombazzato da Schifani, ma nemmeno avvistato in lontananza: qui si rischia l’esplosione. Il governo regionale intervenga e lo faccia subito. Con le chiacchiere, purtroppo, non si cura nessuno”.

De Luca ha aggiunto: “I disastri registrati in questi giorni in corsia e nelle aree di emergenza – continua – non sono che la punta di un iceberg enorme, di cui le infinite liste d’attesa costituiscono una buona parte. La sanità è al collasso a causa di una politica che da decenni ha pensato solo a lottizzarla (governo Schifani compreso) piuttosto che a migliorarla e a renderla efficiente. Invece di innescare finte cacce ai colpevoli che lui stesso ha nominato, Schifani faccia parlare i fatti e intervenga con Roma per allentare il vincolo del piano di rientro sottoscritto nel 2007, in modo da consentire al governo regionale di integrare i rimborsi per i convenzionati, che, ora come ora, sono costretti ad erogare prestazioni anche in perdita. La priorità di un governo dovrebbe essere la salute del cittadino, non quella di sperperare soldi in un ponte inutile o in dannosi e superati inceneritori”.

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