Home » Obbligo vaccinale, “Per chi lavora a contatto con pubblico”

Obbligo vaccinale, “Per chi lavora a contatto con pubblico”

Obbligo vaccinale, “Per chi lavora a contatto con pubblico”
APERTURA NUOVO HUB VACCINALE VILLA ERBA A CERNOBBIO CENTRO VACCINAZIONE VACCINAZIONI ANTI COVID-19 PERSONALE MEDICO SANITARIO IN ABBIGLIAMENTO PROTETTIVO DOSE DOSI VACCINI VACCINO SIRIBGA SIRINGHE (IMAGOECONOMICA)

Con la variante Omicron, e con l’incremento dei nuovi casi, dei morti e dei ricoveri per Covid, l’obbligo vaccinale potrebbe essere esteso anche ad altre categorie di lavoratori, ecco quali.

Dopo l’introduzione dell’obbligo vaccinale per sanitari e insegnanti, la misura potrebbe essere estesa anche a tutti gli altri lavoratori che ogni giorno sono a stretto contatto con il pubblico. Soprattutto dato l’incremento esponenziale dei nuovi casi, dei morti e dei ricoveri per Covid.

“Il nostro Paese, senza lobbligo vaccinale, ha raggiunto una delle coperture più alte del mondo, introdurre l’obbligo per tutti è una misura estrema e divisiva, necessaria per Paesi come l’Austria e la Germania che hanno una bassa copertura vaccinale. Noi dobbiamo continuare a insistere.

Variante Omicron, “Chi lavora a contatto con pubblico diventa vettore”

Certamente ci sono alcune categorie, quelle a contatto con il pubblico, che con omicron diventano vettori, se non vaccinati. Di fatto tutte le operazioni a contatto con il pubblico dovranno prevedere prima o poi l’obbligo vaccinale. Si vedrà con la crescita ancora incrementale, e a gennaio temo esponenziale, che dovremo adoperare tutte le misure necessarie e una di queste è sicuramente cercare di far sì che le persone che sono a contatto con il pubblico siano tutte vaccinate. Prevedo che a gennaio ci sarà un rialzo fortissimo dei casi e quindi in quel momento dovremo fare il punto della situazione e vedere se dovremmo introdurre ulteriori misure”. Lo ha detto a Sky TG24 Walter Ricciardi, presidente Federazione mondiale di Sanità Pubblica, ospite di ‘Buongiorno’.

Dose booster, è efficace contro varianti?

Con Omicron “il booster di vaccino protegge anche dall’infezione, ha aggiunto Ricciardi, anche se in maniera non totale ma sicuramente significativa, sia contro la malattia grave. Il ciclo di base con due dosi protegge fortemente dalla malattia grave ma non dall’infezione, per cui è necessario essere rafforzati nella protezione dalla dose di richiamo. Proprio ieri è uscito uno studio che dice che omicron sembra meno violenta dal punto di vista della manifestazione clinica, ma per dire la parola fine su questo dobbiamo aspettare.

Ci muoviamo in un terreno dove ci sono comunque tanti vaccinati, ha proseguito, quindi prima di dire che è meno violenta dovremmo vedere quali sono gli effetti sulle persone non vaccinate, che nei Paesi occidentali sono una minoranza ma importante”. Per Ricciardi, infine, rischiamo 100mila casi al giorno, il picco – ha detto – non è stato ancora raggiunto e per i vaccini è necessaria la sospensione temporanea dei brevetti.