MOTTA CAMASTRA (ME) – Un meraviglioso scenario naturale che fa da cornice e da ambientazione perfetta a una storia dal fascino immortale, una storia che ha tremila anni ma che sembra scritta ieri.
Questi gli ingredienti che danno forma e sostanza all’Odissea portata in scena dalla Compagnia Buongiorno Sicilia alle Gole dell’Alcantara. Un felice connubio tra privato e pubblico, tra le istituzioni culturali e quelle degli enti locali che si traduce in uno spettacolo imperdibile. La regia e l’adattamento sono di Giovanni Anfuso, che ha “maneggiato” con il dovuto rispetto le pagine di Omero, costruendo un racconto attuale, coerente e scorrevole del grande poema epico.
L’Odissea alle Gole da oggi al 31 agosto
Gli spettacoli nelle Gole sono fissati da oggi e fino al 31 agosto tutti i giovedì, venerdì, sabato e domenica. Tranne che nella settimana di Ferragosto, quando si andrà in scena lunedì 11, martedì 12, mercoledì 13, sabato 16 e domenica 17. Inoltre, sempre in agosto, le recite di giovedì 28 saranno anticipate a mercoledì 20. Come sempre ogni sera ci saranno due repliche: alle 20.30 e alle 22.
Un testo forte supportato dall’abilità degli attori, che sembrano quasi fondersi con le rocce aspre delle Gole, che quasi traggono nuova linfa immergendosi nelle acque dell’Alcantara. Interpretazioni mai banali, ma nemmeno eccessive. Da sottolineare, tra tutte, quelle di chi ha l’onere e l’onore di vestire i panni del protagonista. Sì, perché nella reinterpretazione di Buongiorno Sicilia troviamo un Odisseo giovane (Eugenio Papalia) e un Odisseo maturo (Davide Sbrogiò).
Una scelta stilistica che, guardando oltre i meri aspetti legati alla trama originale, risulta vincente e dà maggiore compiutezza al tema del viaggio e dello scorrere del tempo, ma soprattutto alle cicatrici che, proprio lo scorrere del tempo e le peripezie della vita, imprimono nell’animo di Odisseo e, in fondo, di tutti noi.
In scena anche Omero
Molto significativa anche la scelta di portare in scena, quasi sullo sfondo, l’autore degli immortali versi. Nel ruolo del poeta, che interviene a margine dei momenti più significativi per accompagnare il pubblico, troviamo Luciano Fioretto. A guidare i passi dell’eroe acheo, con amore materno, c’è ovviamente la Dea Atena, interpretata da Liliana Randi. Ed è proprio Atena a giocare un ruolo fondamentale nel ritorno in patria del protagonista, è lei che fa ritrovare padre e figlio, Odisseo e Telemaco (Michele Carvello).
Il commovente momento del disvelamento e dell’incontro tra i due, quello che precede la terribile vendetta di Odisseo contro i proci usurpatori, permette di riannodare i fili, di riattivare quel legame naturale che le vicende della vita e della guerra avevano reciso. E anche qui non si può non cogliere il valore universale di certi messaggi.
E dopo aver portato la giustizia nella sua regia profanata, Odisseo può finalmente riabbracciare Penelope. La donna che gli era rimasta fedele in quei vent’anni di solitudine e che – con il celebre inganno della tela – aveva dimostrato un’astuzia certamente degna di quella che caratterizza lo stesso Odisseo.
A vestire i panni della regina di Itaca troviamo Giovanna Mangiù, che in questo spettacolo dà una straordinaria prova di poliedricità dal momento che interpreta anche Circe, in un gioco di “doppi” e di rimandi che merita di essere sottolineato. Insomma, un meccanismo perfetto quello dell’Odissea di Buongiorno Sicilia, che si esprime alla perfezione anche nelle scene corali. Da quelle terribili ambientate nella grotta di Polifemo, a quelle dal retrogusto volutamente “kitsch” che vedono protagonisti i proci, tra banchetti luculliani, festini e tracotanza.
Un’esperienza immersiva, in cui giocano un ruolo fondamentale i costumi di Riccardo Cappello, le coreografie di Fia Distefano, le musiche di Nello Toscano e gli elementi scenografici di Silver Ruggeri. Appuntamento da non perdere, dunque, per capire i nostri giorni guardando al passato.

