L’olio ennese alla ricerca di una nuova identità - QdS

L’olio ennese alla ricerca di una nuova identità

L’olio ennese alla ricerca di una nuova identità

Fabrizio Giuffrida  |
venerdì 26 Gennaio 2024

L’Amministrazione comunale, con in testa il sindaco Dipietro, ha annunciato la volontà di valorizzare adeguatamente questa eccellenza del territorio, anche attraverso l’ottenimento dei marchi Dop e Deco

ENNA – Il territorio ennese protagonista all’interno dello sviluppo enogastronomico della Sicilia, in particolare grazie all’olio prodotto sulle proprie colline, un’eccellenza che troppo spesso non viene adeguatamente valorizzata.

In quest’ottica, nei giorni scorsi, il sindaco Maurizio Dipietro ha preso parte a Roma al convegno dal titolo “Olea Mundi-Dalla conservazione allo sviluppo”, organizzato dall’ufficio del Parlamento europeo e rappresentanza della Commissione europea.

“Nel corso del mio intervento – ha spiegato il primo cittadino ennese – ho illustrato i propositi della mia Amministrazione in tema di valorizzazione dei prodotti agricoli del territorio, a cominciare dall’olio delle colline ennesi, attraverso la ripresa del percorso che porta all’ottenimento del marchio Dop ma anche con l’avvio dell’iter per realizzare il Deco, ovvero la Denominazione comunale d’origine, che diventa marchio di garanzia per un percorso di crescita per prodotti di qualità come l’olio d’oliva, da difendere sempre più dall’attacco di oli a più larga diffusione commerciale, addizionati di additivi chimici ed elementi nocivi alla salute”.

Tutelare le eccellenze del territorio ennese

Il fine, dunque, è tutelare le eccellenze del territorio. La Denominazione di origine protetta è un nome che identifica un prodotto originario di un luogo, regione o, in casi eccezionali, di un determinato paese, la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente a un particolare ambiente geografico e ai suoi intrinseci fattori naturali e umani e le cui fasi di produzione si svolgono nella zona geografica delimitata. “Attualmente – come si legge sul sito del ministero dell’Agricoltura – sono stati riconosciuti 578 prodotti con la denominazione Dop, di cui 170 prodotti agroalimentari e 408 vini”.

La Denominazione comunale d’origine ha invece l’obiettivo di salvaguardare le produzioni e promuovere le specificità culturali e storiche. La tutela riguarda i prodotti del settore agricolo e zootecnico ottenuti secondo modalità consolidate nei costumi e nelle consuetudini che si tramandano negli anni. La Deco quindi dimostra l’origine locale del prodotto, ne racconta e ne fissa la composizione e al contempo rappresenta una garanzia degli ingredienti utilizzati dai produttori del territorio tutelando anche i consumatori.

Tutti strumenti essenziali, quindi, per veicolare nel migliore dei modi l’identità enogastronomica del territorio, puntando anche a intercettare nuovi trend del turismo nazionale e internazionale che prestano sempre maggiore attenzione alle esperienze che consentono di uscire fuori dai principali circuiti del settore.

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