Nel 1981 è stata proclamata la prima “Giornata internazionale delle persone con disabilità”, venticinque anni dopo vede la luce la “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità”, entrambi gli interventi sono il segno di come l’inclusione rappresenti una delle sfide del nostro tempo. Un percorso complesso, che richiede un impegno costante da parte di istituzioni, società civile e singoli individui. Negli ultimi anni sono state disposte iniziative volte a promuovere l’inclusione scolastica. Sono stati stanziati fondi per l’acquisto di ausili tecnici, per la formazione del personale scolastico e per il sostegno alle famiglie. Tuttavia, questi sforzi non sono ancora sufficienti a garantire a tutti pari opportunità.
Il sistema scolastico italiano presenta numerose difficoltà
Il sistema scolastico italiano presenta numerose difficoltà: edifici fatiscenti, in cui le più basilari norme di sicurezza non vengono rispettate, ascensori non funzionanti, rampe assenti o inagibili per mancata manutenzione, carenza di posteggi dedicati e arredi inadatti. La mobilità degli studenti con disabilità motorie ne risulta compromessa e il bisogno di avviare un piano di adeguamento delle strutture è urgente. Vogliamo una scuola digitale, inclusiva, proiettata verso il futuro, ma dimentichiamo che in Sicilia c’è una crisi idrica che non accenna a diminuire. Possiamo avere bagni a norma di legge, che permettono al discente con disabilità di usufruire dei servizi igienici in sicurezza ma manca l’acqua, un bene primario. Purtroppo ad oggi non si è ancora trovata una soluzione e le autorità competenti stentano a dare risposte adeguate.
Il nostro Belpaese si perde in iter burocratici sterili e in una normativa cavillosa, che di fatto rallentano gli interventi. A sostegno di questa affermazione possiamo citare notizie di cronaca che non riguardano esclusivamente il meridione: in una scuola di Pesaro una famiglia è costretta a trasportare di peso bambina e carrozzina perché la struttura scolastica non è munita di rampe di accesso; nel milanese un ragazzino deve mangiare da solo durante la ricreazione perché l’ascensore è guasto da due anni. Negli anni c’è stato un calo delle risorse finanziare destinate alla scuola, basti pensare che nella manovra finanziaria per il 2025 è stato previsto un taglio del personale docente. È paradossale pensare che uno degli slogan più altisonanti degli ultimi anni reciti: “La scuola è fatta da persone”, una frase che evidenzia come la comunità scolastica sia un micro-universo in cui si creano legami di vitale importanza, soprattutto per gli alunni più fragili.
Il ruolo determinante dei docenti di sostegno
I docenti di sostegno hanno un ruolo determinante nel processo d’inclusione, ma spesso lavorano con contratti a tempo determinato. A farne le spese sono gli studenti, a cui non viene garantita la continuità didattica e devono subire forzatamente il distacco dall’insegnante. All’occorrenza i discenti con disabilità si servono anche di un assistente per l’autonomia e la comunicazione (Asacom), un ruolo rilevante che spesso viene sottovalutato. Emblematica è la notizia giunta a pochi giorni dalla riapertura degli istituti scolastici: la giunta comunale di Agrigento ha comunicato un taglio del 40% degli assistenti Asacom. Il sindaco ha dichiarato che il Comune sta affrontando una “carenza di fondi”, scatenando l’indignazione delle famiglie. Situazione analoga si è registrata a Licata dove si lamentano da anni problematiche legate alle modalità contrattuali, alla carenza di risorse, all’incertezza delle fonti di finanziamento e ai ritardi dei tempi di avviamento.
Le soluzioni sono semplici: snellire la burocrazia, coinvolgere le famiglie, le associazioni presenti sul territorio ma soprattutto restituire centralità all’alunno, dandogli diritto di parola anche su temi importanti. La crisi del sistema scolastico può essere appianata privilegiando l’inclusione, non deve risolversi in questi due estremi: “Salvare la scuola pubblica” o “Salvare gli studenti dalla scuola pubblica”.
Grillo Miriam, Albo Eliseo, La Greca Salvatore, Guardavascio Alessio, Bonaccorsi Vito Emanuele, Massaro Flavio, Polito Dario, Amoroso Rosario, Cammilleri Gaia
V A TBA/TBS – Istituto di istruzione superiore “Enrico Fermi” di Licata (Ag)

