Oltre mezzo milione in Sicilia per interventi strutturali - QdS

Oltre mezzo milione in Sicilia per interventi strutturali

Serena Giovanna Grasso

Oltre mezzo milione in Sicilia per interventi strutturali

giovedì 23 Aprile 2020

Il Mit finanzierà la manutenzione straordinaria di strade, illuminazione pubblica e abbattimento di barriere architettoniche. A beneficiarne i Comuni con meno di 3.500 abitanti. Per l’Isola sono Letojanni (Me), Falcone (Me) e Castrofilippo (Ag)

PALERMO – Letojanni e Falcone in provincia di Messina e Castrofilippo in provincia di Agrigento: sono questi i tre Comuni siciliani ammessi ai finanziamenti previsti dal “Programma di interventi infrastrutturali per piccoli Comuni”, firmato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti lo scorso 2 aprile. Gli importi stanziati per i tre Comuni siciliani superano il mezzo milione di euro, precisamente si tratta di 582 mila euro così distribuiti: 182 mila euro andranno a Letojanni, 200 mila euro a Falcone e 200 mila euro a Castrofilippo.

A livello nazionale sono trentanove i Comuni ammessi ai finanziamenti, per un ammontare totale stanziato pari a 7,4 milioni di euro (alla Sicilia andrà quasi l’8% delle risorse disponibili in termini complessivi). Calabria (quasi 1,6 milioni di euro per i nove Comuni della regione, corrispondenti al 21,6% del totale nazionale) e Campania (1,7 milioni di euro per i nove Comuni della regione, pari al 23% del totale Italia) sono le due regioni che assorbono l’ammontare maggiormente elevato di risorse a livello nazionale.

Il programma è destinato a finanziare lavori di immediata cantierabilità per la manutenzione straordinaria di strade, per l’illuminazione pubblica, per le strutture pubbliche comunali e per l’abbattimento delle barriere architettoniche degli edifici pubblici, nei comuni con una popolazione fino a 3.500 abitanti. L’importo degli interventi oggetto di finanziamento è pari ad un massimo di 200 mila euro, di cui fino a 150 mila euro per lavori e fino a 50 mila euro per somme a disposizione.

Il 50% delle risorse assegnate è erogato subito, mentre il restante 50% è erogato dopo l’aggiudicazione dei lavori. I lavori dovranno terminare entro e non oltre 365 giorni dalla data di erogazione del saldo, pena la revoca del finanziamento. Si è sottoposti alla revoca del finanziamento anche nei casi in cui i lavori sono stati realizzati in difformità al progetto approvato o in contrasto con le norme vigenti, e anche nei casi di irregolarità o frodi accertate dall’autorità giudiziaria.

Il ministero si riserva la facoltà di effettuare verifiche sull’esecuzione delle opere mediante le proprie strutture periferiche. Il Comune dovrà consentire l’accesso alla documentazione ed ai cantieri e, in particolare, dovrà assicurare tutta l’assistenza necessaria per l’espletamento delle suddette verifiche. Il Comune è pienamente ed esclusivamente responsabile della regolare e perfetta esecuzione dei lavori e del rispetto delle procedure di legge.

I lavori previsti nell’intervento saranno sottoposti a collaudo. Il Comune è tenuto a comunicare l’avvenuta approvazione degli atti di collaudo al Mit, certificando sotto la sua esclusiva responsabilità che l’intervento è ultimato e collaudato in ogni sua parte.

I Comuni ammessi al finanziamento dovranno inserire sul proprio sito web istituzionale un’apposita sezione dedicata alla presentazione dell’intervento finanziato ed un aggiornamento periodico sullo stato di attuazione, corredato di documentazione fotografica e quanto altro possa essere utile per una migliore comprensione dell’intervento e dei benefici che da esso possono derivare alla collettività.

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