Home » Province » Messina » Ombre e luci sullo stato degli impianti sportivi in città

Ombre e luci sullo stato degli impianti sportivi in città

Ombre e luci sullo stato degli impianti sportivi in città
Stadio San Filippo Messina

Sulla questione ci sarà un Consiglio straordinario mercoledì prossimo, in seguito alla richiesta di chiarimenti da parte dell’opposizione. L’assessore Finocchiaro: “Entro il 2026 saranno 24 le strutture riqualificate”

MESSINA – Sulla situazione degli impianti sportivi a Messina ci sarà un Consiglio comunale straordinario. L’appuntamento in aula, fissato per mercoledì prossimo alle 18, è stato richiesto da 17 consiglieri comunali per esporre una realtà dicono, ben diversa da quella raccontata nel Salone delle bandiere a Palazzo Zanca nel corso della consueta conferenza stampa settimanale in cui il sindaco Federico Basile e i suoi assessori, insieme a Cateno De Luca leader di Sud chiama Nord, raccontano un pezzo di azione amministrativa per lanciare il progetto per la Messina del futuro.

Le opposizioni chiedono chiarimenti alla Giunta Basile

Dario Carbone, consigliere di FdI esprime sgomento per la narrazione fatta che considera lontana dalla situazione reale e ringrazia i colleghi di opposizione che compattamente hanno sottoscritto la richiesta di Consiglio comunale straordinario. “Ci spiegheranno l’anno e mezzo di ritardo nell’apertura della piscina Cappuccini, la gestione degli impianti di Villa Dante e la mancata risposta alle interrogazioni sull’affidamento alla Social City in assenza di contratto di servizio approvato dal Consiglio comunale.

E ancora le ragioni dei continui disservizi elettrici e idrici nei palazzetti sportivi, il rischio di abbandono dell’Akademia a Messina, il silenzio sul futuro dello scheletro di piscina a San Licandro, l’assenza di impianti natatori nella zona sud e i rapporti pregressi con i vertici dell’Acr Messina”.

Investiti 26 milioni di euro dal 2018 in poi

Diversa è stata la narrazione durante l’incontro di martedì dove è stato evidenziato l’impegno sulle infrastrutture sportive dell’Amministrazione che dal 2018 ha investito 26 milioni di euro intercettando i fondi Pnrr e Pon metro plus per riqualificare 24 impianti. Alcun completati altri in fase di ultimazione. “Da quando abbiamo iniziato questo percorso – ha detto Basile – ci siamo trovati di fronte a una situazione difficile: molti impianti sportivi erano chiusi, non a norma o gestiti male. Solo 16 erano utilizzabili, e spesso con mille difficoltà. Abbiamo lavorato per restituire ai cittadini spazi sicuri, belli e funzionali”. Il sindaco ha poi ricordato i principali interventi per gli adeguamenti strutturali, la sicurezza delle tribune, le nuove pavimentazioni, la sistemazione delle coperture e l’installazione di arredi e attrezzature”.

Nel 2026 saranno 24 le strutture riqualificate

L’assessore allo Sport Massimo Finocchiaro ha illustrato la strategia amministrativa che ha consentito di ricostruire il sistema degli impianti sportivi cittadini. “Se nel 2018 Messina contava 16 impianti, molti non a norma e privi di manutenzione programmata, oggi il quadro è radicalmente diverso: entro il primo semestre del 2026 saranno 24 le strutture riqualificate, segnando un incremento del 50% in soli sette anni”. Tra gli interventi simbolici, Finocchiaro ha richiamato Villa Dante, “un tempo abbandonata, oggi pienamente funzionale”, il PalaRescifina, tornato operativo “con una duplice utilità, per lo sport e per i grandi eventi”, e il rinnovato ruolo dello stadio Franco Scoglio.

L’assessore ha messo l’accento su una scelta amministrativa strategica, quella di vincolare, all’interno del bilancio comunale una quota dei proventi generati dai grandi eventi, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’intero sistema sportivo. “Un principio chiar – ha detto – ciò che la città ospita e genera ritorna alla città sotto forma di cura, efficienza e sostenibilità”.

Gli investimenti ammontano a 26.050.623,02 euro, di cui 4,5 milioni destinati all’efficientamento energetico e 1,95 milioni alle manutenzioni finanziati con fondi comunali. A gennaio è prevista la consegna dello Stadio Giovanni Celeste e l’avvio di ulteriori interventi tramite il Credito Sportivo, “progetti che, sempre più spesso – ha detto Finocchiaro – realizziamo in house”.

Il valore sociale e comunitario degli impianti sportivi

A completare il quadro della situazione degli impianti sportivi, secondo l’Amministrazione, è intervenuto anche l’esperto del sindaco per le Politiche sportive, Francesco Giorgio, che ha richiamato l’attenzione sul valore sociale e comunitario degli impianti sportivi.

“Il lavoro fatto – ha detto – in questi anni va soprattutto a beneficio del mondo dell’associazionismo sportivo, che ogni giorno svolge una funzione sociale fondamentale. La riqualificazione delle strutture significa più opportunità per i nostri ragazzi, più bellezza e più dignità negli spazi che vivono. Abbiamo restituito agli impianti non solo funzionalità, ma anche qualità estetica e accessibilità: penso, ad esempio, agli interventi realizzati per garantire la piena fruibilità alle persone con disabilità. Questo è il vero salto di qualità che la città sta compiendo”.

De Luca, intervenuto da remoto, ha ricordato la situazione trovata con strutture abbandonate, altre utilizzate in condizioni critiche, nessun modello di gestione e un bilancio appesantito da circa 800 mila euro di costi a fronte di introiti irrisori. Ha poi ribadito che sono stati restituiti alla città “spazi che stanno diventando punti di forza del territorio”.