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Accoltellato e bruciato per questioni economiche, c’è un terzo arresto per l’omicidio Arculeo

Accoltellato e bruciato per questioni economiche, c’è un terzo arresto per l’omicidio Arculeo
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Nuovo arresto nel caso dell’omicidio del 72enne di Partinico (PA), trovato senza vita e con il corpo parzialmente carbonizzato lo scorso 9 maggio nel Trapanese.

Svolta nel caso dell’omicidio di Antonino Arculeo, 72enne di Partinico (PA), ritrovato senza vita a Calatafimi – Segesta (TP), nella zona delle “Terme Gorga”, lo scorso 9 maggio: c’è un terzo arresto. L’indagato è un 32enne alcamese, ritenuto responsabile dei delitti di omicidio, distruzione e soppressione di cadavere.

Precedentemente gli inquirenti avevano eseguito altri due arresti a carico di: Dario Milana, 47 anni, e Gioacchino Leto, 35 anni, entrambi di Partinico.

Il terzo arresto per l’omicidio di Antonino Arculeo

Le indagini, condotte congiuntamente dalla Squadra Mobile di Palermo e da quella di Trapani, hanno permesso di verificare alcuni dettagli dell’efferato omicidio del 72enne. Secondo una prima ricostruzione, la vittima sarebbe stata colpita con almeno 17 coltellate, in un contesto di estrema violenza, e poi sarebbe stato dato alle fiamme. Una decisione, quella di bruciare il corpo di Arculeo dopo l’omicidio, probabilmente presa per ostacolare le indagini.

L’inchiesta

L’attività investigativa, sviluppata attraverso rilievi tecnici, analisi dei tabulati telefonici, tracciamenti GPS e acquisizione di immagini da sistemi di videosorveglianza, ha permesso di ricostruire le fasi precedenti e successive all’omicidio di Antonino Arculeo e di giungere a tre arresti.

Il movente

Sono ancora in corso le indagini per chiarire il movente dell’omicidio, che sembrerebbe essere legato a motivi economici e forse legato a un giro di usura. L’ipotesi è che i tre indagati per il delitto intendessero sottrarre alla vittima una cospicua somma di denaro. Avrebbero perfino tentato di somministrare alla vittima un integratore di melatonina con la verosimile intenzione di stordirlo prima di ucciderlo.

Il terzo indagato per il delitto è stato condotto al carcere Pietro Cerulli di Trapani.

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