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Omicidio Campanella, il legale: “Perizia psichiatrica per Argentino? Mossa tipica a cui ricorrono gli assassini”

Omicidio Campanella, il legale: “Perizia psichiatrica per Argentino? Mossa tipica a cui ricorrono gli assassini”
sara campanella

L’avvocato La Torre: “Tentativo di ottenere uno sconto di pena. Le perizie psichiatriche in questi casi sembra costituiscano la ‘panacea’ di tutti i mali”

“E’ una mossa che ci aspettavamo, una strategia difensiva tipica nei casi di femminicidio. Quello a cui ricorrono tutti gli assassini, soprattutto quando hanno confessato, nel tentativo di ottenere uno sconto di pena. Le perizie psichiatriche in questi casi sembra costituiscano la ‘panacea’ di tutti i mali”.

A dirlo all’Adnkronos è Concetta La Torre, legale di Cetty Zaccaria, mamma di Sara Campanella, la studentessa originaria di Misilmeri (Palermo) accoltellata a morte lo scorso 31 marzo a Messina da Stefano Argentino, collega di università reo confesso.

La perizia

L’avvocato dell’omicida, Giuseppe Cultrera, che ieri ha incontrato in carcere il suo assistito, ha spiegato di voler chiedere una perizia psicologica/psichiatrica e di aver trovato davanti a sé “un ragazzo con un disagio, probabilmente frutto di situazioni precedenti”. Una tesi che per La Torre è smentita dalle parole della stessa madre di Stefano, che subito dopo il delitto ha parlato del figlio come di “un bravo ragazzo”. “Ha detto di non sapersi spiegare le motivazioni di quel gesto, questo significa che non ha mai manifestato sintomi tali da far pensare a uno stato psicologico particolare”.

“Solito copione”

“Chi commette questi efferati delitti – spiega La Torre, che ha già seguito altri casi di femminicidi, come quello di Lorena Quaranta e Alessandra Musarra – è una persona che non ha nulla di psichiatrico, è solo un soggetto che non sa accettare un ‘no’. Nel caso specifico, poi, parliamo di un ragazzo che frequentava con regolarità l’università, che ha perseguitato psicologicamente e anche fisicamente, con pedinamenti, una ragazza di 22 anni e che all’ennesimo rifiuto non ha retto e ha pensato di poter risolvere nella maniera più brutale possibile una situazione che esisteva solo nella sua testa”.

 Per il legale il quadro indiziario è “già perfettamente delineato sia per quanto riguarda la capacità di intendere e volere sia per quelli che sono i motivi abietti e futili che hanno spinto questo soggetto ad agire”. Ecco perché “sia una perizia psichiatrica che una psicologica non reggono”.

“Non temiamo nulla”

Ad ogni modo “non temiamo nulla, siamo certi che avremo una sentenza giusta”. A conferma del fatto che Stefano Argentino fosse “presente a sé stesso e che non avesse turbe psichiatriche”, secondo la legale della mamma di Sara Campanella, c’è anche un altro aspetto. 

“Ha deliberatamente nascosto l’arma del delitto, perché il coltello che ha ferito a morte Sara non si trova, e sembra che abbia anche occultato il giubbotto indossato al momento del delitto e che doveva essere pieno di sangue. Quindi, una mente perfettamente lucida che dopo l’omicidio si disfa del coltello”.