Omicidio di Christian Regina a Siracusa, movente e ricostruzione

La nonna minacciata, la lite e la coltellata fatale: dietro l’omicidio di Christian Regina a Siracusa

La nonna minacciata, la lite e la coltellata fatale: dietro l’omicidio di Christian Regina a Siracusa

Redazione  |
mercoledì 11 Dicembre 2024

Ecco la prima versione fornita dal 16enne reo confesso del delitto agli inquirenti. Proseguono le indagini.

Iniziano a emergere i dettagli dello sconvolgente omicidio di Christian Regina, l’operatore del mercato ortofrutticolo di 40 anni ucciso in un condominio di via Italia a Siracusa. Avrebbe confessato il delitto un ragazzo di appena 16 anni.

Il minore – che ha trascorso la notte in un centro di prima accoglienza per minori a Catania – si sarebbe presentato alle forze dell’ordine assieme ai genitori e avrebbe confessato l’omicidio, avvenuto al culmine di una lite. Lo difende l’avvocato Giorgio D’Angelo.

Omicidio di Christian Regina a Siracusa, movente e ricostruzione

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 16enne avrebbe ucciso il 40enne con un coltello al culmine di una violenta lite. Il ragazzo – reo confesso – sarebbe figlio di un esponente della criminalità organizzata e avrebbe raccontato di essersi difeso da un’aggressione ma quest’ultimo elemento è ancora da verificare. La vicenda è accaduta nella serata di lunedì scorso. Il 16enne si sarebbe presentato nel condominio a bordo di uno scooter e dal balcone avrebbe sentito la nonna chiedere aiuto per la presenza di un uomo – che pare fosse Christian Regina – che avrebbe tentato di introdursi nella sua abitazione e l’avrebbe minacciata.

Il ragazzo, quindi, si sarebbe armato di coltello e si sarebbe recato davanti alla casa della nonna, affrontando Regina. Per evitare che quest’ultimo lo aggredisse, avrebbe sferrato una coltellata, rivelatasi fatale per il 40enne. I soccorritori, intervenuti sul posto poco dopo la tragedia, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

L’accusa

Per il 16enne reo confesso l’accusa è di omicidio. La difesa invoca la legittima difesa, sostenendo che il ragazzo abbia agito per difendersi dal 40enne dopo essere stato da lui ferito. Toccherà all’autopsia chiarire, però, la dinamica del decesso e alle indagini stabilire la ricostruzione dell’accaduto.

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