Home » Omicidio in Corso Sicilia a Catania, l’indagato ai pm: “Ho colpito per difendermi”

Omicidio in Corso Sicilia a Catania, l’indagato ai pm: “Ho colpito per difendermi”

Omicidio in Corso Sicilia a Catania, l’indagato ai pm: “Ho colpito per difendermi”

La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima per ricostruire con precisione la dinamica dell’aggressione.

Una lite per il controllo di un parcheggio, degenerata in tragedia. Sarebbe questa la causa che ha portato alla morte di Alessandro Indurre, 40 anni, accoltellato a Catania davanti al parcheggio di un supermercato in Corso Sicilia. A colpirlo con un’arma da taglio un uomo di 37 anni, Habtom Hailu, di origini etiopi, fermato poche ore dopo il delitto.

L’interrogatorio davanti ai magistrati

Davanti al procuratore aggiunto Fabio Scavone e alla sostituta Martina Nunziata Bonfiglio, l’indagato ha ammesso di aver ferito mortalmente Indurre, ma ha sostenuto di averlo fatto per legittima difesa. “Sono stato costretto a colpire, altrimenti sarei morto io”, avrebbe dichiarato. Una versione che verrà verificata attraverso i filmati delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze raccolte dalla Polizia sul luogo dell’aggressione.

Le accuse e la richiesta della Procura

Al 37enne è contestato l’omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Domani la Procura depositerà al Gip la richiesta di convalida del fermo – e non dell’arresto in flagranza differita, come inizialmente trapelato – sollecitando l’emissione di una misura di custodia cautelare in carcere.

La cattura e le indagini in corso

Il presunto omicida è stato bloccato dai Carabinieri in via Aretusea, mentre si lavava le mani ancora sporche di sangue in una fontanella pubblica. Contestualmente, la Procura ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima per ricostruire con precisione la dinamica dell’aggressione.