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Omicidio di Capizzi, l’indagato pestato prima della sparatoria? La tesi della difesa

Omicidio di Capizzi, l’indagato pestato prima della sparatoria? La tesi della difesa
Omicidio di Giuseppe Di Dio a Capizzi

“Il mio assistito porta ancora i segni dell’aggressione”. Ecco i nuovi dettagli sui momenti precedenti al delitto.

Emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Giuseppe Di Dio, il 16enne ucciso davanti a un bar di Capizzi (ME) lo scorso fine settimana, e in particolare sull’indagato Giacomo Frasconà Filaro e i momenti precedenti alla sparatoria fatale. Il 20enne accusato del delitto e fermato pochi giorni fa sarebbe stato preso in giro e poi anche pestato dal destinatario dell’agguato. A sostenerlo è la difesa del giovane, con il legale Felice Lo Furno che rivela in una nota divulgata dall’Ansa: “Il mio assistito porta ancora ora i segni di quell’aggressione”.

Omicidio di Capizzi, Giacomo Frasconà Filaro pestato prima della sparatoria? L’ipotesi

L’avvocato dei tre indagati per l’omicidio del 16enne Giuseppe di Dio a Capizzi – i fratelli Giacomo e Mario Frasconà Filaro e il padre Antonio – ha confermato che l’interrogatorio dei suoi assistiti si terrà domani nel carcere di Enna. “I miei assistiti risponderanno alle domande. Chi ha sparato si assumerà le proprie responsabilità mentre il padre Antonio e il figlio Mario chiariranno la loro posizione”, le sue parole all’Ansa.

Il legale ha aggiunto anche che Giacomo – il presunto killer – avrebbe subìto degli sbeffeggi e anche un pestaggio da un coetaneo poco prima del delitto. Un’aggressione di cui porterebbe i segni. Secondo la tesi della difesa, dopo il pestaggio il 20enne avrebbe preso una pistola da una casa abbandonata. La famiglia sarebbe stata avvertita delle intenzioni del ragazzo e quindi avrebbe fatto salire Giacomo in auto per dissuaderlo dal compiere un gesto violento. Il giovane, apparentemente calmatosi, avrebbe poi chiesto al padre di lasciarlo al bar per prendere una birra. Lì, poi, avrebbe urlato a gran voce il nome del nemico e poi avrebbe iniziato a sparare colpendo il 16enne, che pare non fosse il vero obiettivo dell’agguato, ma un omonimo. Questa, almeno, è la tesi della difesa, che rimane al vaglio degli inquirenti così come le dichiarazioni dei testimoni del delitto.

Le parole della madre dell’indagato per l’omicidio di Capizzi

La madre di Giacomo Frasconà Filaro, che adesso vede i figli e il marito accusati di una terribile vicenda, ha rilasciato delle dichiarazioni al TG1: “Chiedo scusa, sono addolorata, non ho parole”, ha detto alla madre della giovanissima vittima. In merito al presunto coinvolgimento del marito nella spedizione punitiva finita in tragedia, commenta: “Mio marito secondo lei portava un figlio a fare una strage? Secondo lei che padre è uno che porta un figlio a farsi trent’anni di carcere? Ma stiamo scherzando…”.

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