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L’omicidio a Palermo, boom di visite e di follower sul profilo TikTok di Maranzano

L’omicidio a Palermo, boom di visite e di follower sul profilo TikTok di Maranzano

La notorietà evidentemente attrae i curiosi che hanno invaso il profilo. E se ieri poteva contare su circa 2.000 follower, oggi ne annovera oltre 4.400. Con numeri in aumento

Accade anche questo: il profilo TikTok di Gaetano Maranzano, il giovane di 28 anni fermato per l’omicidio di Paolo Taormina, avvenuto domenica notte in pieno centro a Palermo, ha avuto un boom di visualizzazioni.

Le foto e i post dell’indagato – che avrebbe confessato il delitto ed ora si trova al carcere di Pagliarelli dopo il fermo convalidato ieri – soprattutto le più recenti stanno avendo un successo quasi inaspettato.

L’omicidio a Palermo, boom di visite al profilo TikTok di Maranzano

La notorietà – anche per un motivo tutt’altro che edificante – evidentemente attrae i curiosi che hanno invaso il profilo. E se molti hanno lasciato commenti negativi, insulti o post ironici, in tanti hanno messo il follow sul profilo. E se ieri poteva contare su circa 2.000 follower, oggi ne annovera oltre 4.400. Con numeri sempre in aumento.

I social, dunque, come specchio della società. E non solo virtuale perché in alcuni casi dal virtuale al reale il passaggio è breve nonostante le distanze – a volte – sembrino incolmabili. In certi casi non è così.

Alessia Pifferi e la proposta di matrimonio in carcere

Cosa spinga una persona a seguire una persona indagata e fermata per un omicidio rimane un mistero. Ma questo è un tema che è sempre esistito: non pochi sono attratti dalla notorietà per i motivi più disparati.

A gennaio scorso, ricordiamo, la proposta di matrimonio attraverso lettera recapitata in carcere ad Alessia Pifferi nella quale il pretendente scriveva “Ti amo, ti voglio sposare”. Alessia Pifferi sta scontando l’ergastolo con sentenza in primo grado per l’omicidio della figlia Diana di 18 mesi, che lasciò morire di fame e di sete nel monolocale di via Parea a Ponte Lambro, nella periferia di Milano. Deliri che però grazie ai social vengono fuori.