“La notizia dell’ennesimo brutale assassinio di un giovane nelle strade della movida palermitana lascia senza parole. Ma la politica non può rimanere in silenzio”. Lo dice Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars che esprime il proprio dolore per la morte del giovane Paolo Taormina, il ragazzo ucciso nella notte nel centro di Palermo.
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Catanzaro: “La politica ha il dovere di intervenire”
“Il parlamento regionale ha il dovere di intervenire – aggiunge Catanzaro – attivando misure e strumenti di propria competenza sui temi del disagio giovanile che si concentra soprattutto nei quartieri disagiati, sulla richiesta di commercianti e imprenditori in relazione alla sicurezza delle proprie attività, su eventuali azioni da intraprendere a livello sociale o nel mondo dell’istruzione e della formazione”.
“Nel corso della prossima conferenza dei capigruppo – conclude Catanzaro – chiederò al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno di dedicare una seduta straordinaria del parlamento siciliano al tema della sicurezza nelle nostre città”.
Chinnici e Albanese: “Occorre rispondere coi fatti”
“Esprimiamo i più forti sensi di cordoglio, vicinanza e solidarietà ai genitori di Paolo Taormina, a nome del Partito Democratico della Sicilia, che si farà promotore di azioni e proposte in tutte le sedi istituzionali possibili, perché la questione giovanile e l’emergenza sicurezza diventino priorità assoluta dell’agenda politica regionale. Miti mafiosi, disprezzo per la vita e il prossimo, abuso di sostanze stupefacenti e accesso facile alle armi sfociano in violenze da metropoli americane, rendendo i nostri giovani carne da macello”. Lo dichiarano Valentina Chinnici, vicesegretaria PD Sicilia e deputata regionale all’Ars e Mari Albanese, componente della segreteria regionale con delega al welfare e disuguaglianze sociali in seguito all’omicidio del giovane Paolo Taormina, avvenuto stanotte nel centro storico di Palermo.
“Oltre l’indignazione – aggiunge Valentina Chinnici – occorre rispondere con i fatti: già a partire dalle prossime settimane nella nuova finanziaria regionale da 2 miliardi occorrono investimenti immediati e di respiro, con una visione complessa e strategie mirate, costruite insieme a chi fronteggia ogni giorno l’emergenza giovanile tra cui associazioni, enti del terzo settore, forze dell’ordine, istituzioni scolastiche e parrocchie”.
“Palermo, che – afferma Mari Albanese – sembra ripiombata negli anni più bui, ha bisogno di interventi straordinari immediati per il controllo del territorio e, a lungo termine, per fornire infrastrutture a quei servizi essenziali ancora troppi carenti in molte parti della città”.
“E’ questa l’unica strada per spezzare le spirali di povertà educativa, di sottocultura della violenza e di latitanza istituzionale che – concludono – favorisce il proliferare della fascinazione mafiosa”.

