Non si fermano le reazioni del mondo della politica sull’omicidio di Paolo Taormina, ucciso questa notte davanti al locale O Scruscio dei suoi genitori nel centro cittadino. Fabio Teresi, consigliere al Comune di Palermo del partito democratico, parla del gravissimo fatto di cronaca che ha sconvolto il capoluogo siciliano e quindi del tema della sicurezza.
L’esponente del Pd si rivolge al prefetto del capoluogo siciliano Massimo Mariani e sottolinea attaccandolo: “Si assuma le proprie responsabilità e, se pensa di continuare a dire che a Palermo non esiste un caso sicurezza riducendo tutto ad un problema di ‘percezione’, evidentemente per lui è venuto il momento di cambiare città. Palermo ha bisogno di chi ha il coraggio di chiamare le cose con il loro nome, di chi mette la sicurezza dei cittadini davanti alle convenzioni politiche, di chi agisce invece di nascondersi dietro le parole”.
Teresi prosegue: “Mentre un altro giovane perdeva la vita, il Prefetto continuava a parlare di ‘percezione’ del problema sicurezza. Percezione? Ditelo alle famiglie che piangono i loro figli. Ditelo a chi ha paura a uscire la sera. Ditelo a quel ragazzo di 21 anni: era forse solo ‘percezione’ il proiettile che lo ha ucciso?”.
Omicidio Palermo, Teresi: “Non sono percezioni, parliamo di morti vere”
Teresi aggiunge: “Quando ancora una volta un’arma spara in città, quando i ragazzi si ammazzano tra loro con una facilità disarmante, quando le famiglie hanno paura non stiamo parlando di percezioni, stiamo parlando di morti vere, di sangue vero, di un’emergenza vera che le istituzioni continuano a minimizzare dietro la retorica delle statistiche e dei sofismi linguistici”.
E ancora: “Quella nei confronti del Prefetto non è una richiesta ideologica, è l’unica risposta dignitosa di fronte a chi, senza rossore, continua a minimizzare mentre i palermitani muoiono. Ci uniamo al dolore dei familiari del giovane Paolo Taormina a loro vanno la nostra vicinanza e le nostre più sentite condoglianze”.

