Home » Sanità » Omicidio a Palermo, Enrico Trantino: “L’emergenza è anche culturale, sono arrabbiato ma non mi arrendo”

Omicidio a Palermo, Enrico Trantino: “L’emergenza è anche culturale, sono arrabbiato ma non mi arrendo”

Omicidio a Palermo, Enrico Trantino: “L’emergenza è anche culturale, sono arrabbiato ma non mi arrendo”
Enrico Trantino, sindaco di Catania – Imagoeconomica

Queste le parole del primo cittadino di Catania, Enrico Trantino, a poche ore dalla sconcertante morte di Paolo Taormina, 21enne ucciso nella notte di sabato 11 ottobre da un 28enne in centro a Palermo, successivamente rintracciato.

“Ho letto quel che è successo a Palermo: un ragazzo ucciso nella zona della movida da un ventottenne. E’ accaduto a Palermo, ma accade e può accadere in qualunque altra città. La verità è che ogni giorno ciascun Sindaco prega perchè non succeda nulla. Possiamo presidiare il territorio, limitare orari e zone, disporre controlli amministrativi, ma nessuno sarà mai al riparo da eventi che si verificano per lo scattare della “corda pazza”. O, forse, non è più tale. Forse, oggi, il maestro Pirandello avrebbe parlato di una quarta corda: quella disumana. Inutile invocare militari, aumento di unità di Polizia. A Catania, la lettura dei resoconti delle iniziative delle Forze dell’Ordine e della nostra Polizia locale mi consegnano un quadro di importante attivismo nel controllo del territorio, e mi rasserena. Ma il disumano – chissà, forse ha ragione qualche pagina che li chiama subumani – può essere ovunque”.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Queste le parole del primo cittadino di Catania, Enrico Trantino, a poche ore dalla sconcertante morte di Paolo Taormina, 21enne ucciso nella notte di sabato 11 ottobre da un 28enne in centro a Palermo, successivamente rintracciato, fermato e arrestato con l’accusa di omicidio. Attraverso un lungo post su Facebook, il sindaco di Catania ha preso posizione sull’accaduto, senza nascondere la sua preoccupazione per ciò che accade ormai con una pericolosa frequenza in Sicilia e non solo, parlando di “modello culturale sbagliato”.

Palermo, la morte di Pa0lo Taormina. Le preoccupazioni di Enrico Tantino

“Cosa possiamo attenderci da una società ispirata come modelli di riferimento a Genny Savastano, trapper che inneggiano all’uso di armi o personaggi che fanno del trash o della trasgressione ingrediente di notorietà? Sto rivedendo in senso critico le mia aperture sulla libera manifestazione del pensiero, sapendo quanto nocivi siano certi social che non esercitano alcun controllo su quel che si scrive, legittimando i contenuti offensivi, se non violenti. L’inizio della spirale è così servito.

E ancora, evidenzia il sindaco: “Non so perchè scriva queste cose né a chi possa interessare. Ma sono arrabbiato. Ma, come tutti gli altri Sindaci d’Italia, non mi arrendo. E continuo a lavorare per convincere che dalla bellezza nasce la speranza e la prospettiva di risultati gratificanti”. A conclusione, Enrico Trantino spiega: “Tra poco comincerò la mia giornata in una scuola elementare. Perchè l’innocenza dei bambini è il miglior antidoto per sperare che possiamo essere migliori.