Sono stati notificati oggi, secondo l’Adnkronos, anche ai familiari di Piersanti Mattarella, gli avvisi per un accertamento tecnico irripetibile nell’ambito della nuova inchiesta sull’omicidio del Governatore ucciso il 6 gennaio 1980 davanti alla sua abitazione. Nei giorni scorsi lo stesso avviso era stato notificato ai due nuovi indagati, i killer mafiosi Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese. Il prossimo 12 giugno sarà conferito l’incarico ai periti per una comparazione biologica su una vecchia impronta trovata sulla macchina usata dai killer per la fuga dopo l’omicidio.
Madonia potrebbe aver sparato a Mattarella
Secondo l’inchiesta, coordinata dal Procuratore Maurizio De Lucia, dall’aggiunto Marzia Sabella e dal pm Francesca Dessì a sparare al presidente della Regione siciliana sarebbe stato proprio Madonia, figlio del capomafia di Resuttana, Francesco, e appartenente a una delle famiglia di mafia più potenti di Palermo. Mentre Lucchese avrebbe guidato l’auto. L’avviso, firmato dal Procuratore, è indirizzato, come si legge nel documento “ai prossimi congiunti dell’onorevole Piersanti Mattarella”
Indagini su nuova impronta
La Procura di Palermo deve svolgere “accertamenti tecnici sul supporto adesivo con il quale il 6 gennaio 1980 venne asportato un frammento dattiloscopico dalla Fiat 127 utilizzata dagli autori dell’omicidio, per verificare l’eventuale presenza di materiale biologico al fine di estrarre possibili tracce del Dna”. E’ quanto si legge nell’avviso, visonato dall’Adnkronos, firmato dal Procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, e inviato ai familiari del Governatore ucciso sotto l sua abitazione e su cui i magistrati stanno indagano. Il prossimo 12 giugno, alle 10, al Palazzo di giustizia la procura “incaricherà il personale della Polizia scientifica affinché proceda ai suddetti accertamenti”. Sono due i nuovi indagati, i boss Giuseppe Lucchese e Antonino Madonia.
(Fonte foto: Adn)
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