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Omicidio Sara Campanella, dopo l’autopsia il sequestro della presunta arma del delitto

Omicidio Sara Campanella, dopo l’autopsia il sequestro della presunta arma del delitto

Proseguono a Messina le indagini sull’atroce omicidio della studentessa 22enne: ecco le ultime novità.

I carabinieri di Messina hanno sequestrato quella che sarebbe l’arma del delitto commesso nei confronti di Sara Campanella. È questa la notizia che emerge nel corso del pomeriggio, a margine dell’autopsia cominciata intorno alle 15 al Policlinico di Messina sul corpo della studentessa 22enne uccisa a sangue freddo lunedì scorso a poche centinaia di metri di distanza.

Una conferma che arriva direttamente dall’avvocatessa Concetta La Torre, legale della famiglia Campanella. “Bisognerà comprendere se si tratta della vera arma del delitto”, ha confermato ai microfoni dei cronisti presenti.

Omicidio Sara Campanella, sequestrata presunta arma del delitto

L’autopsia servirà per stabilire le cause effettive che hanno condotto Sara alla morte. Omicidio di Sara commesso dal reo confesso Stefano Argentino, tutt’ora in stato di fermo all’interno del carcere di Gazzi con l’accusa di aver ucciso la giovane a Messina lo scorso lunedì. Nei confronti del 27enne, originario di Noto e anche lui studente dell’Ateneo peloritano, è nel frattempo scattato il sequestro dell’appartamento messinese nel quale viveva durante i periodi di lezioni ed esami.

Un alloggio ordinario, che adesso diventa teatro di indagini da parte degli inquirenti. I militari del Ris effettueranno lì nuovi accertamenti alla ricerca di tracce, elementi, dettagli che possano chiarire dinamiche e movente di un gesto che ha lasciato Messina sotto shock.

Una città in lutto, tanti dettagli da chiarire

Sara Campanella è morta dissanguata, all’arrivo al Policlinico. Per lei non c’è stato nulla da fare. E ora si attende il responso degli esami autoptici per stabilire, in modo ufficiale, le cause del decesso, per quanto l’evidenza paia già confermare che il taglio inferto alla giugulare sia stato quello fatale.

Il corpo della ragazza farà domani ritorno a Portella di Mare, frazione di Misilmeri, nel Palermitano, dove viveva con la sua famiglia. Lì, nella chiesa delle Anime Sante, domenica sarà allestita la camera ardente. Dalle 10.30 del mattino fino alla notte, amici, conoscenti e cittadini potranno porgerle l’ultimo saluto.

I funerali

I funerali di Sara Campanella verranno celebrati lunedì alle 10.30, nella chiesa San Giovanni Battista. A presiedere la funzione sarà l’arcivescovo Corrado Lorefice, originario dall’Arcidiocesi di Noto, la stessa dalla quale proviene il presunto killer di Sara.

Il sindaco Rosario Rizzolo ha proclamato il lutto cittadino: bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici, un silenzio rispettoso che accompagnerà l’addio di un’intera comunità a una figlia strappata troppo presto. Un gesto che sarà ripetuto anche a Messina, come confermato dal primo cittadino Federico Basile.

Omicidio Sara Messina, l’autopsia e l’arma del delitto

Prima di parlare, “aspettiamo quelli che saranno i risultati dell’autopsia. Ovviamente non ci sono dubbi su quello che è stato il nesso di causalità tra le ferite inferte e la morte di Sara”, conferma l’avvocatessa La Torre.

Bisognerà adesso comprendere se la presunta arma del delitto sequestrata dai carabinieri sia quella compatibile con le lacerazioni presenti sul corpo della studentessa palermitana. “Rispetto del dolore” è la volontà della famiglia, che per i funerali ha chiesto espressamente che le telecamere restino “lontane dal rito religioso”.

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