Il rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità indica una crescente diffusione della sottovariante BA.2 nel mondo
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato un nuovo rapporto sulla sottovariante di Omicron, BA.2, che mostra come questo ceppo abbia rappresentato il 21,5% di tutti i nuovi casi di Omicron analizzati nel mondo nella prima settimana di febbraio. I contagi da Omicron rappresentano la quasi totalità (98,3%) dei nuovi casi di Covid nei campioni sequenziati nei 30 giorni precedenti. Non è chiaro quali possano essere gli effetti della diffusione della sottovariante, conosciuta anche come Omicron 2.
Le caratteristiche
L’Omicron 2 è più contagiosa ma non sembra provocare effetti più gravi. A confermarlo è uno studio condotto in Danimarca su 8.500 famiglie. La variante sembra riuscire a colpire anche i soggetti vaccinati. I ricercatori hanno rilevato che le persone contagiate dalla sottovariante BA.2 avevano circa il 33% di probabilità in più di infettarne altre, rispetto a quelle contagiate dalla BA.1. Non ci sono invece differenze rispetto alla possibilità di essere ricoverati. Lo studio ha comunque confermato che i vaccini continuano a svolgere un ruolo molto importante, dal momento che gli immunizzati hanno meno probabilità di essere infettati e di trasmettere una delle due sottovarianti, rispetto ai non vaccinati.