Omicron 5 "buca" l'immunità: crescono contagi e reinfezioni

Omicron 5 “buca” l’immunità: crescono contagi e reinfezioni

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Omicron 5 “buca” l’immunità: crescono contagi e reinfezioni

Giuseppe Bonaccorsi  |
martedì 05 Luglio 2022

Parlano i primari Iacobello, Cacopardo e Distefano che lanciano l'allarme per il rischio paralisi degli ospedali a causa della nuova ondata.

La nuova ondata di Omicron 5 sta mettendo a dura prova tutti gli ospedali dell’isola con grandi numeri di soggetti da ricoverare che al momento restano in attesa nei Pronto soccorso a causa della carenza di letti. Anche oggi, in Sicilia, tantissimi i casi registrati. A Catania alcuni giorni fa c’è stata una riunione in cui sarebbe stata raggiunta una intesa tra il team Covid del commissario  Pino Liberti e le direzioni delle aziende ospedaliere per prevedere un aumento dei posti letto nei reparti di Malattie infettive. A parte questo a preoccupare un tantino gli esperti sono anche le reinfezioni di cittadini guariti recentemente dal Covid e oggi nuovamente in quarantena anche se per sintomi blandi  e poco preoccupanti. Ne abbiamo parlato con alcuni esperti infettivologi.

I virus bucano l’immunità

“La possibilità di reinfettarti è possibile, ma soprattutto nei pazienti fragili e gli immunodepressi – spiega Carmelo Iacobello, direttore del dipartimento Malattie infettive del Cannizzaro di Catania – . La variante è così fortemente modificata che riesce a “bucare” sia l’immunità dei vaccini che quella naturale. Inoltre questo ultimo ceppo  ha una contagiosità che per R0 si avvicina al morbillo e alla varicella, malattie molto infettive e potenzialmente con un R13  una sola persona infetta può contagiare 13 persone che si trova a incontrare”. “Le reinfezioni, comunque, – ha proseguito Iacobello –  non sono molto frequenti, ma sono possibili soprattutto nei soggetti più deboli che devono nuovamente adottare comportamenti idonei, come quello di indossare sempre la mascherina nei luoghi al chiuso”.

Contagiosità elevata

Iacobello ha aggiunto che propro questa enorme contagiosità consente al virus dI resistere ai raggi ultravioletti dell’estate. Il primario ha, però, aggiunto che  dal punto di vista patogeno l’Omicron 5 non destra grande preoccupazione, “perché allo stato non ci sono più in ospedale  le polmoniti del passato e questo virus si sta certificando principalmente come una fastidiosa influenza”.

Malattia grave solo nei non vaccinati

Sul nodo delle reinfezioni è intervenuto sinteticamente anche il direttore del dipartimeno Malattie infettive del Garibaldi Nesima di Catania, prof. Bruno Cacopardo: “Ci si reinfetta perché il virus è mutato radicalmente nella sequenza riconosciuta dagli anticorpi neutralizzanti, ma chi si ammala nuovamente in genere presenta sintomi di minore intensità. La malattia grave è quasi esclusivamente dei non vaccinati o dei non responders al vaccino, cioè quei pazienti che non hanno sviluppato anticorpi”.

Nuova ondata

A confermare la nuova situazione allarmante che si vive negli ospedali c’è il commento del primario della Pneumologia Covid del Cannizzaro, Sandro Distefano “Il coronavirus 5 in questi giorni sta infettando come un’alta marea irrefrenabile, al punto da mettere in crisi la sanità, anche perché sta colpendo parecchi operatori sanitari che sono costretti ad osservare la quarantena in isolamento. E’ giunto il tempo di ripristinare i posti letto Covid che erano stati già operativi e di rafforzare il personale sanitario”.

Giuseppe Bonaccorsi

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