Open Arms, Anm Palermo: "Reazioni scomposte, solidarietà ai pm"

Open Arms, la nota dell’Anm di Palermo: “Reazioni scomposte, solidarietà ai pm”

marikacontarino

Open Arms, la nota dell’Anm di Palermo: “Reazioni scomposte, solidarietà ai pm”

Redazione  |
domenica 15 Settembre 2024

Le parole della Giunta Esecutiva Sezionale di Palermo dell’Associazione Nazionale Magistrati.

La Giunta Esecutiva Sezionale di Palermo dell’Associazione Nazionale Magistrati “esprime solidarietà a tutti i colleghi impegnati nella trattazione del processo a carico dell’On. Salvini ed in particolare della Procura della Repubblica di Palermo che hanno rassegnato, con compostezza e diffuse argomentazioni giuridiche, rispettose dei principi dettati dalla normativa sovranazionale e nazionale in materia di salvataggio in mare, le conclusioni di un processo delicato sotto molteplici punti di vista”. È quanto si legge in una nota dell’Anm di Palermo in merito al processo Open Arms.

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La nota dell’Anm Palermo sul processo Open Arms

“Sono state rivolte nei confronti di rappresentanti dello Stato nella Pubblica Accusa insinuazioni di uso politico della giustizia e reazioni scomposte, anche da parte di esponenti politici e di Governo. Sono dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni esercitate, in aperta violazione del principio di separazione dei poteri, indifferenti alle regole che disciplinano il processo, che minano la fiducia nelle istituzioni democratiche e che costituiscono indebite forme di pressione sui magistrati giudicanti”.

“Sarà il Tribunale a vagliare la fondatezza dell’accusa, con indipendenza e terzietà, guidato solo dallo scrupoloso rispetto di tutte le norme vigenti in materia” si legge ancora. “La piena uguaglianza di tutti di fronte alla legge è l’autentica essenza della democrazia, a prescindere dalla carica e dal rilievo politico, ed il processo che si sta celebrando a Palermo è esso stesso un momento di fondamentale democrazia. Ai colleghi della Procura della Repubblica e del Tribunale di Palermo si ribadisce, pertanto, tutta la nostra solidarietà, nella consapevolezza che sia in questo che in tanti altri casi meno noti, continueranno a svolgere la loro delicatissima funzione in piena libertà ed indipendenza, sine spe nec metu, nell’interesse esclusivo della Repubblica”.

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