Open Arms, il premier Conte impone lo sbarco dei minori - QdS

Open Arms, il premier Conte impone lo sbarco dei minori

redazione

Open Arms, il premier Conte impone lo sbarco dei minori

sabato 17 Agosto 2019

Ora si attende il risultato della perizia sanitaria sulla nave disposta dalla Procura. Salvini sconfitto. Libera tuona contro di lui. Faraone, "stavolta il Senato non lo salverà"

Sono arrivati nel molo Favaloro e hanno toccato la terraferma alle 17.30 di oggi i 27 minori non accompagnati che hanno lasciato la Open Arms dopo 16 giorni in mare.
E quando il trasbordo dei minori è stato ultimato, è cominciata l’ispezione a bordo della nave Open Arms per accertarne le condizioni igenico sanitarie.

Assieme alla polizia giudiziaria sono saliti sull’imbarcazione della ong spagnola due medici del Ministero della Salute-Usmaf (ufficio sanità marittima).

Il trasbordo dei minori, imposto al capo della Lega Nord e ministro dell’Interno Matteo Salvini dal Premier Giuseppe Conte, era iniziato alle 16.46 grazie a due motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza di Lampedusa. A monitorare la situazione, il procuratore aggiunto di Agrigento: Salvatore Vella.

L’atto di forza di Conte è venuto dopo la conferma da parte di Palazzo Chigi che dalla Commissione europea è stata confermata la disponibilità di una pluralità di Paesi europei (Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Spagna) a condividere gli oneri dell’ospitalità per i migranti.

“Lo sbarco dei presunti minori è una scelta di esclusiva responsabilità del premier” è stata l’acida risposta di Salvini, che ha ribadito: “la linea del Viminale non cambia” e che continuerà “a perseguire in tutte le competenti sedi giurisdizionali” tutte le ragioni di diritto contro lo sbarco dei minori non accompagnati dalla Open Arms.

Questo “per evitare che la tua decisione per il caso open Arms – dice rivolgendosi al Presidente del Consiglio – costituisca un pericoloso precedente per tutti coloro che potranno ritenere normale individuare il nostro Paese come unico responsabile dell’accoglienza e assistenza di tutti i minori non accompagnati (o presunti tali) presi a bordo in qualsiasi angolo del mediterraneo o nel mondo”.

Intanto, dopo le polemiche sul fatto che i migranti sbarcati ieri per ragioni sanitarie fossero sanissimi secondo i medici di Lampedisa, la Procura di Agrigento, dopo un vertice, ha disposto una ispezione medica a bordo della Open Arms per accertare le condizioni igienico-sanitarie dei naufraghi, da due settimane ammassati nello scafo della ong spagnola.

“Quello che sta avvenendo è una provocazione impietosa e disumana” hanno scritto in una nota, Don Luigi Ciotti, presidente di Libera e Mons. Giovanni Ricchiuti, Presidente Nazionale di Pax Christi.

“Non vogliamo intrometterci – hanno aggiunto – ma ribadire che le persone si soccorrono e si accolgono. È questo il dovere della politica, ma è anche il compito di un popolo che ha dimostrato tante volte la sua vocazione all’ospitalità. Le inadempienze della politica – concludono – non possono ricadere sulle spalle degli ultimi e degli indifesi, usati oggi come strumenti di ricatto per bassi giochi di potere”.

E secondo Davide Faraone (Pd) Salvini ha ceduto perché sa che stavolta “non ci sarà nessuna giunta per le autorizzazioni che gli salverà il sederino. Come al solito il capitano, quando il gioco si fa duro, come per i 49 milioni, per la vicenda Savoini, per la Diciotti e per la crisi di governo, si riscopre un coniglietto”.

Faraone si riferisce all’inchiesta, per il momento contro ignoti, per sequestro di persona, violenza privata e abuso in atti d’ufficio, è stata aperta dalla Procura di Agrigento sulla vicenda Open Arms.

La Procura, guidata da Luigi Patronaggio, più volte minacciato di morte nei mesi scorsi da organizzazioni neofasciste per aver “favorito i migranti”, aveva già aperto un un primo fascicolo sulla vicenda, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a carico di ignoti, inviato alla Procura di Roma per competenza.

Inoltre i Giuristi democratici hanno presentato ieri un esposto alla magistratura contestando la condotta del prefetto di Agrigento Dario Caputo in particolare per il “mancato rispetto dell’ordinanza del Tar del Lazio” sulla gestione dello sbarco dei migranti, chiedendo di valutare eventuali ipotesi di “violazioni commissive o omissive” di rilievo penale.

I fondatori di Emergency e Open Arms, Gino Strada e Oscar Camps, hanno sottolineato come la situazione sulla nave sia drammatica: “da 15 giorni donne, uomini e bambini vivono costretti in spazi ristretti nella paura e nell’incertezza di quello che succederà. Sono persone che hanno vissuto l’orrore dei campi di detenzione in Libia: torture, stupri, lavori forzati. Hanno già sopportato enormi sofferenze, non possiamo aggiungerne altre”.

Il sindaco di Lampedusa, #IoSonoPescatore

Intanto il sindaco di Lampedusa Totò Martello ha deciso di postare sul suo profilo facebook l’hashtag #IoSonoPescatore, indossando anche una T shirt con la stessa scritta, per protesta contro la decisione di continuare a trattenere a bordo della Open Arms i profughi soccorsi 15 giorni fa nel Mediterraneo.

Martello, che è figlio di pescatori, spiega così la sua iniziativa: “La prima volta che sono salito su una barca mi hanno insegnato che ogni vita umana in pericolo va salvata. Perché il mare ha le sue regole, e vanno rispettate”.

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017