Processo Open Arms, il pm chiede 6 anni per Matteo Salvini

Processo Open Arms, il pm chiede 6 anni per Matteo Salvini

Daniele D'Alessandro

Processo Open Arms, il pm chiede 6 anni per Matteo Salvini

Redazione  |
domenica 15 Settembre 2024

E' arrivata al termine di una lunga requisitoria la richiesta di condanna per il ministro Matteo Salvini: chiesti per lui 6 anni di carcere

Dopo una requisitoria durata oltre 7 ore, i Pm di Palermo hanno chiesto di condannare a 6 anni di carcere Matteo Salvini per avere impedito cinque anni fa, quando era ministro degli Interni nel governo Conte, lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti, con l’accusa di averli sequestrati a bordo della nave spagnola Open Arms. L’altro capo di accusa contestato è il rifiuto di atti d’ufficio. La richiesta della pena riguarda entrambi i reati che vengono contestati a Salvini che – come lui stesso ha dichiarato – rischiava fino a 15 anni di reclusione.

“Il diniego consapevole e volontario ha leso la libertà di 147 persone”

“Il pos doveva essere rilasciato senza indugio e subito, il diniego è stato in spregio delle regole e non per proseguire in un disegno governativo», ha detto la procuratrice aggiunta Marzia Sabella alla fine della requisitoria. «Il diniego consapevole e volontario ha leso la libertà di ognuna delle 147 persone e non c’era ragione – ha aggiunto Sabella – In questo processo non ci sono state le persone offese, la maggior parte di loro è irreperibile, ma non perché siano clandestina o criminale. Leggeremo a uno a uno i nomi di queste persone per ricordarle”.

Salvini: “Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani”

“Mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa e processato per aver difeso i confini del proprio Paese – dice  Salvini,  in una sorta di arringa sui social -. L’articolo 52 della costituzione italiana recita che la difesa della patria è un sacro dovere del cittadino. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani, mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data”.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017