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Open Arms, la sentenza: Salvini assolto “perché il fatto non sussiste”

Open Arms, la sentenza: Salvini assolto “perché il fatto non sussiste”
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Al momento dell’annuncio in aula si sono levati applausi e il leader della Lega ha subito abbracciato la compagna, Francesca Verdini.

Matteo Salvini assolto “perché il fatto non sussiste”. Ecco la sentenza del Tribunale di Palermo sul caso Open Arms che coinvolge l’attuale vicepremier, all’epoca dei fatti – risalenti a cinque anni fa – ministro dell’Interno. Al momento dell’annuncio in aula si sono levati applausi e il leader della Lega ha subito abbracciato la compagna, Francesca Verdini. L’assoluzione è arrivata dopo otto ore di camera di Consiglio. Erano presenti anche l’assessore regionale siciliano Mimmo Turano, l’ex vicepresidente della Regione Luca Sammartino e altri dirigenti leghisti siciliani in aula per assistere alla sentenza del processo Open Arms. Presenti anche Vincenzo Figuccia, Francesco Scoma, Salvo Geraci, Pippo Laccoto.

Salvini assolto, lungo applauso in aula alla Camera

In aula alla Camera, alla ripresa dei lavori sulla legge di bilancio, è scattato un lungo e fragoroso applauso per l’assoluzione vicepremier. C’era grande attesa per conoscere il verdetto sulla vicenda.

Salvini e l’avvocata Giulia Bongiorno erano già tornati da circa un’ora e mezza nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo in attesa della sentenza del processo. Successivamente anche il procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia era giunto sul posto per assistere alla sentenza del processo Open Arms, con lui anche il procuratore aggiunto Marzia Sabella e i pm Geri Ferrara e Giorgia Righi.

Le reazioni dopo l’assoluzione di Salvini sul caso Open Arms

Meloni: “Infondate le accuse rivoltegli”

“Grande soddisfazione per l’assoluzione del vice Presidente e ministro Matteo Salvini nel processo Open Arms. Un giudizio che dimostra quanto fossero infondate e surreali le accuse rivoltegli”. Questo il commento dopo la sentenza di assoluzione per Salvini della premier Giorgia Meloni. “Difendere i confini italiani non può essere mai un crimine. Proseguiamo insieme, con tenacia e determinazione, per combattere l’immigrazione illegale, il traffico di essere umani e difendere la sovranità nazionale. Evviva!”

Zaia: “Giustizia è fatta”

“Ho sempre creduto nelle buone ragioni che hanno guidato l’allora Ministro dell’Interno Salvini nelle sue decisioni. Accolgo con soddisfazione questa sentenza”. Queste le parole del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando la notizia dell’assoluzione del ministro Matteo Salvini nel processo Open Arms. “Salvini – prosegue Zaia – ha agito nel legittimo interesse del nostro Paese e nel pieno rispetto delle sue responsabilità istituzionali. Va ricordato che, nel caso Open Arms, tutti i migranti con condizioni fisiche precarie furono sbarcati tempestivamente, mentre agli altri fu offerta la possibilità di lasciare la nave firmando un modulo che, tuttavia, non venne mai fatto sottoscrivere dalla Ong. Inoltre, la competenza per la designazione del Place of Safety (Pos) spettava alla Spagna o a Malta, non all’Italia, come chiarito dalla difesa. Nonostante ciò, la Open Arms ignorò le indicazioni ricevute da questi Stati, scegliendo deliberatamente di dirigersi verso l’Italia”.

“Va anche sottolineato – aggiunge Zaia – che in contesti successivi e con i governi che seguirono la vicenda Open Arms, i tempi di attesa per lo sbarco sono addirittura raddoppiati, a dimostrazione di quanto fosse complessa la gestione di queste operazioni”. “Questa sentenza conferma che il Ministro Salvini agì con rigore e senso di responsabilità in una situazione delicata, evidenziando l’infondatezza delle accuse nei suoi confronti”, conclude il governatore veneto.

Bonelli: “sentenze si rispettano, giudizio politico non cambia”

“Le sentenze si rispettano e questa dimostra che i giudici agiscono nella loro autonomia. La destra non potrà dire che sono ‘zecche rosse’, affermazione purtroppo usata molte volte. Rimane inalterato il nostro giudizio politico: Salvini non ha difeso i confini dell’Italia, ha tenuto per settimane in mezzo al mare 147 naufraghi tra cui donne e bambini per meri calcoli elettorali”. Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde.

Casarini: “Non sorprende assoluzione di un potente”

“L’assoluzione di un potente non è una notizia che sorprende. Che le sofferenze procurate a innocenti da parte di un potente non siano considerate reato, nemmeno. Mi sembra tutto nella norma, niente di così strano”. Così ai microfoni di Adnkronos Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans.