Sei componenti più una segretaria. Sono i numeri della commissione nominata dalla Regione Siciliana per stabilire il valore di un’opera d’arte nell’ambito del saldo di un debito in materia di Irpef dall’erede di un’importante famiglia aristocratica siciliana.
La notizia la si ricava da un decreto dell’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato, e riguarda una storia iniziata oltre tre anni fa, quando Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, erede dell’omonima casata, propose al Museo regionale d’arte moderna e contemporanea di Palermo di cedere Vettor Pisani un’opera realizzata nel 1990 dall’artista Vettor Pisani.
La proposta
Era giugno del 2022 quando il museo ha fatto sapere al dipartimento Beni culturali della Regione di avere ricevuto da Bilotti Ruggi d’Aragona la disponibilità di consegnare l’opera con l’intento di ottenere lo “scomputo dell’imposta Irpef per un debito di 30mila euro”.
L’istanza arriva nell’ambito di una procedura prevista dalla legge. Sono diverse le normative che prevedono la possibilità adempiere alle pendenze tramite la cessione di beni. “I soggetti tenuti al pagamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche, dell’imposta locale sui redditi, dei tributi erariali soppressi di cui all’articolo 82 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 597, e relativi interessi, soprattasse e pene pecuniarie – si legge all’articolo 28bis del Decreto del Presidente della Repubblica 602 del 1973 – possono cedere allo Stato, in pagamento totale o parziale delle imposte stesse e degli accessori, i beni indicati negli articoli 1, 2 e 5 della legge 1 giugno 1939, n. 1089, e successive modificazioni e integrazioni, gli archivi o singoli documenti dichiarati di notevole interesse storico a norma dell’articolo 36 del decreto del Presidente della Repubblica 30 settembre 1963, n. 1409, nonché le opere di autori viventi o la cui esecuzione risalga anche ad epoca inferiore al cinquantennio, di cui lo Stato sia interessato all’acquisizione”.
La commissione
L’iter di avvio della procedura è andato avanti fino ai mesi scorsi, con la designazione sia da parte dell’assessorato all’Economia che dell’assessorato ai Beni culturali delle figure che dovranno concretamente valutare il valore dell’opera Siberia Sinfony, così da capire in che misura compensare il debito Irpef di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona.
“Le condizioni e il valore della cessione sono stabiliti con decreto del Ministro per i beni culturali e ambientali di concerto con il Ministro delle finanze, sentita un’apposita commissione nominata con decreto del Ministro per i beni culturali e ambientali, presieduta dallo stesso Ministro o da un suo delegato e composta da due rappresentanti del Ministero per i beni culturali e ambientali, da due rappresentanti, del Ministero delle finanze e da un rappresentante del Ministero del tesoro. Nella proposta di cessione l’interessato può chiedere di essere sentito dalla commissione, personalmente o a mezzo di un suo delegato”, si legge nel Dpr del 1973.
Ad assegnare alla Regione Siciliana il compito di seguire la procedura è invece la legge 512 del 1982. La commissione di valutazione sarà presieduta dallo stesso assessore Scarpinato o un suo delegato e sarà costituita anche da Silvia Occhipinti (dirigente del Servizio 3 Tutela ed Acquisizioni. Pianificazione paesaggistica del Dipartimento dei Beni Culturali), Maria Maddalena De Luca (dirigente responsabile della Galleria regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis), Rosanna Schimmenti (dirigente del Servizio 8 del Dipartimento delle Finanze e del Credito), Raffaele Cristiano Maria Messina (dirigente del Servizio 1 del Dipartimento delle Finanze e del Credito), Livio Corselli (soggetto delegato dal dirigente del Servizio 6 del Dipartimento Bilancio e Tesoro). Segretaria della commissione sarà la funzionaria del Servizio 3 del Dipartimento Beni culturali, Maria Gabriella Piazzese.

