Agricoltura sociale, arriva l’albo regionale degli operatori - QdS

Agricoltura sociale, arriva l’albo regionale degli operatori

Michele Giuliano

Agricoltura sociale, arriva l’albo regionale degli operatori

venerdì 05 Novembre 2021

Le linee guida che permettono alle aziende e ai singoli di presentare la domanda di accreditamento. Una nuova opportunità professionale che punta a includere i lavoratori con disabilità o svantaggiati

PALERMO – In arrivo l’albo regionale per gli operatori di agricoltura sociale. Sono state pubblicate le disposizioni che permettono alle aziende agricole e agli operatori interessati di presentare domanda di accreditamento. Si tratta di un ambito di grande interesse, ispirato ai principi dell’inclusione sociale e della solidarietà. Gli operatori sociali, infatti, si occupano di tutte quelle attività che tendono a realizzare l’inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità, di lavoratori svantaggiati e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale.

Ancora, possono svolgere prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali mediante l’utilizzazione di risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per promuovere, accompagnare e realizzare azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana, oltre che prestazioni e servizi che affiancano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative finalizzate a migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive dei soggetti interessati anche attraverso l’ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante.

In ultimo, le aziende possono sviluppare progetti finalizzati all’educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità nonché alla diffusione della conoscenza del territorio attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche riconosciute, quali iniziative di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica. Attività affascinanti e dai tanti risvolti sociali, culturali, di educazione sia al rispetto della persona sia di crescita emotiva, oltre che economica. Possono richiedere il riconoscimento di operatori di agricoltura sociale gli imprenditori agricoli, in forma singola o associata, e le cooperative sociali per le quali il fatturato derivante dall’esercizio delle attività agricole svolte deve essere prevalente.

Le attività possono essere realizzate in collaborazione con i servizi sociosanitari e con gli enti locali competenti per il territorio, psicologi, terapeuti, animatori sociali, liberi professionisti, Comuni, Asp, istituti scolastici, cooperative sociali, onlus e altri gestori del territorio pubblici e privati.

Le aziende devono dimostrare che le strutture impiegate e i luoghi in cui si svolgono le attività sono conformi alle normative vigenti in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, di accessibilità, di gestione risorse ambientali, igienico-sanitarie per l’immissione al consumo degli alimenti e profilassi degli allevamenti.

Il riconoscimento di operatore di agricoltura sociale verrà rilasciato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea con decreto a firma del dirigente generale del dipartimento agricoltura, con il rilascio di un apposito certificato di iscrizione. Insieme all’albo, sarà istituito anche l’osservatorio regionale sull’agricoltura sociale, che avrà lo scopo di monitorare le attività, proporre iniziative che promuovano l’ambito dell’agricoltura sociale, anche attraverso la costituzione di reti regionali degli operatori coinvolti. Ancora, alla raccolta dei dati per il monitoraggio seguirà l’analisi degli stessi per poterne delineare le buone prassi, e così costituire una sorta di vademecum, da poter divulgare e migliorare nel tempo.

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