Operazione 9x21 a Catania, i NOMI degli arrestati - VIDEO - QdS

Dai green pass falsi alle armi, gli arrestati dell’operazione 9×21 – NOMI e VIDEO

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Dai green pass falsi alle armi, gli arrestati dell’operazione 9×21 – NOMI e VIDEO

Redazione  |
venerdì 10 Febbraio 2023

Eseguiti numerosi arresti in provincia di Catania: i dettagli sul blitz 9x21 e i reati di cui sono accusati gli arrestati.

Nella giornata del 10 febbraio 2023, la Procura Distrettuale della Repubblica del Tribunale di Catania ha delegato ai carabinieri di Catania l’esecuzione di 9 misure custodiali, di cui 5 in carcere e 4di arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione 9×21.

Ecco i dettagli del blitz.

Catania, operazione 9×21: i nomi degli arrestati

Gli arrestati dell’operazione 9×21 sono:

  1. Salvatore Natale Mirabella, nato a Catania il 25.12.1990;
  2. Salvatore Assennato, nato a Catania il 15.08.1992;
  3. Alessandro Nicosia, nato a Catania il 14.07.1979;
  4. Alberto Longo, nato a Catania il 02.12.1969;
  5. Vito Russo, nato a Catania il 21.02.1983;
  6. Antonio Carmelo La Rosa, nato a Catania il 16.07.1983;
  7. Alfio Vittorio Murabito, nato a Catania il 23.12.1992;
  8. Emilio Rosa Murabito, nato ad Aci Bonaccorsi il 30.08.1964;
  9. Davide Todaro, nato a Catania il 14.02.1995.

Sono accusati a vario titolo dei reati di rapina, porto e detenzione di armi clandestine e comuni da sparo nonché di armi bianche. E ancora dei reati di fabbricazione e cessione di armi clandestine, di sequestro di persona e di falso.

Le indagini

Il provvedimento restrittivo del massimo rigore è stato emesso all’esito di indagini svolte dalla stazione carabinieri di San Giovanni La Punta, da gennaio a maggio 2022, che hanno consentito di evidenziare elementi indizianti, univoci e convergenti, circa la diretta partecipazione ai fatti delittuosi, di un gruppo di persone di cui sarebbe a capo Salvatore Natale Mirabella.

Nel corso della fase investigativa relativa all’operazione 9×21, gli inquirenti hanno scoperto anche che l’organizzazione criminale lavorava anche per il rilascio di “green pass” falsi per no-vax, oltre che per fabbricare e gestire la compravendita di armi clandestine.

La rapina al Domus-Bet

L’indagine dell’operazione 9×21, sviluppata mediante attività di intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che attraverso videoriprese e pedinamenti, ha avuto origine dalla rapina, consumata il 17 gennaio 2022, ai danni del centro scommesse “DOMUS-BET” di San Giovanni La Punta. Lì 3 degli odierni indagati, sotto la minaccia di un’arma bianca, si sarebbero impossessati della somma di denaro di 5.000 euro di un numero imprecisato di “gratta e vinci”. Gli stessi, a fine di portare a termine la rapina, non avrebbero esitato nella circostanza a minacciare e trascinare all’interno del centro scommesse un passante, per evitare che questi avvisasse le forze di polizia.

Grazie alla capillare attività di intercettazione e ai conseguenti riscontri è emersa la responsabilità di Mirabella anche in altre due rapine aggravate, una commessa nel febbraio 2018 all’interno del supermercato Lidl di San Giovanni La Punta e una commessa nel gennaio 2011 ai danni di un tabacchi sempre di San Giovanni La Punta.

Il ruolo di Mirabella

Durante l’attività è emerso, inoltre, che Mirabella avrebbe gestito in prima persona un articolato sistema finalizzato a procacciare dietro compenso validi “green pass” a favore di soggetti “no-vax” (tutti denunciati a piede libero), che miravano ad acquisire la suddetta certificazione senza sottoporsi al previsto vaccino anti COVID-19. Per ottenere la certificazione gli interessati pagavano circa 300 euro.

Gli indagati, anche attraverso la falsificazione dei documenti di identità, avrebbero indotto in errore gli operatori sanitari, che facevano sottoporre al vaccino, in luogo dei reali richiedenti “green pass”, delle “cavie”, in particolare tossicodipendenti, che si offrivano in cambio di droga o pochi euro. I sodali, ognuno con compiti ben delineati, si sarebbero occupati di reperire sia i clienti che le cavie, mentre Mirabella avrebbe accompagnato questi ultimi presso i vari hub vaccinali dislocati sul territorio etneo.

Il traffico di armi e gli arresti nell’operazione 9×21

Sempre grazie alla puntuale attività d’indagine svolta dall’Arma dei carabinieri, si è scoperto un fiorente traffico d’armi giocattolo, che sarebbero state modificate da uno degli odierni arrestati e rese a tutti gli effetti offensive e letali, da qui il nome dell’indagine 9X21.

Traffico che ha portato all’arresto di Mirabella a San Giovanni La Punta il 17 aprile 2022, perché trovato in possesso di due pistole clandestine.

Il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia in carcere per cinque indagati e gli arresti domiciliari per altri quattro. Nell’ambito della stessa operazione a Catania, i carabinieri hanno denunciato 8 persone. Dopo le formalità di rito, i destinatari di ordinanza di custodia in carcere sono stati condotti al carcere di Piazza Lanza a Catania.

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