“Operazione Centro Storico”, nuova linfa al cuore di Trapani - QdS

“Operazione Centro Storico”, nuova linfa al cuore di Trapani

Vito Manca

“Operazione Centro Storico”, nuova linfa al cuore di Trapani

mercoledì 20 Ottobre 2021

Il Piano particolareggiato di recupero per ripopolarlo e valorizzarlo. L’area del porto intanto si appresta a cambiare volto da un punto di vista infrastrutturale e dei servizi

TRAPANI – Operazione Centro Storico. Porta la firma di un ex sindaco, Mario Buscaino, e si appresta ad avere il sigillo di un altro primo cittadino, quello attuale, Giacomo Tranchida. Un filo rosso, una strategia, dal 1997 ad oggi. Un’intuizione: considerare la parte più vecchia di Trapani come una città storica. Del resto, ancora oggi, è sito di residenza per 6.000 cittadini e può contare su 22 mila vani. Buscaino, a conclusione del suo mandato di governo, decise di giocarsi la carta del Piano particolareggiato di recupero.

Un gruppo di professionisti – tutti incarichi esterni – per ridisegnare la storia. Perché lì c’è il porto. Lì c’è stata la ricchezza di una città aperta sul Mediterraneo. Il censimento e la mappatura delle abitazioni, le soluzioni di recupero. Il Piano era questo e tanto altro. Ma quell’intuizione ha sempre avuto un passo lento, in qualche caso contraddittorio. È stato necessario regolare i conti con i professionisti. Venire a patti. L’ha fatto l’Amministrazione Tranchida, che ha scelto di scrivere un nuovo capitolo.

Dall’intuizione al progetto, pensando alla sua realizzazione. Quello che asetticamente viene indicato come “nuovo accordo con i professionisti” – nota del Comune – ha consentito di ottenere “i file del Piano allineati alla legge regionale vigente”. Passaggio fondamentale per poter inviare le carte all’Assessorato regionale al Territorio ed Ambiente. I suoi uffici dovranno approvare la Valutazione Ambientale Strategica, meglio conosciuta come Vas. Poi le carte torneranno a Trapani per essere trasmesse al consiglio comunale. Il via libera dell’aula, se ci sarà, metterà nuovamente in viaggio le carte per Palermo e sarà l’ultimo atto prima dell’approvazione definitiva. Il Piano particolareggiato ha un obiettivo dichiarato. La città storica va ripopolata. È il cuore di Trapani, ma è un cuore affaticato. Deve trovare linfa dai progetti di rigenerazione urbana per mettere in rete l’arrivo di nuovi abitanti, con il rilancio delle attività commerciali ed una mobilità sostenibile.

L’amministrazione comunale ha provato a mettersi avanti con il lavoro. Il sindaco Tranchida l’ha spiegato così: “Questa è la nostra visione politica, che ha ci ha portato a promuovere due progetti di social housing, appartamenti con locazione a prezzi calmierati, destinati a giovani coppie o a nuclei monoreddito, presso l’immobile dell’ex Tribunale, in via Roma, e presso un vecchio edificio comunale di via Carreca”.

Per essere più chiaro: “È indispensabile sviluppare politiche urbane, anche premiali, che vadano a sostegno della residenzialità”. Che va sostenuta anche con “elementi tesi a difendere le condizioni di vita urbana, della sua qualità e della vivibilità”.

Ed ancora: “I residenti sono i primi tutori della qualità della vita del Centro storico ed inoltre svolgono un ruolo fondamentale nell’azione di accoglienza del turista, aspetto che assume una valenza strategica di marketing urbano”.

Un compito, quello affidato da Tranchida, che vecchi e nuovi residenti del Centro Storico potranno svolgere potendo sfruttare il restyling del porto. Dalla Stazione Marittima, ad un passo dall’inaugurazione, ai nuovi fondali. Così come ha annunciato il Presidente dell’Autorità Portuale di Sistema della Sicilia Occidentale Pasqualino Monti: “A breve inizieremo le operazioni di dragaggio del porto, per le quali abbiamo avuto tutte le approvazioni necessarie. Ora aspettiamo solo un ultimo parere entro 30 giorni. Abbiamo i fondi e siamo ormai in fase di sottoscrizione per redigere l’accordo di programma che porta con sé 67,5 milioni di euro e che ci consentirà di definire il bando di gara. Una volta avuti i fondali da 12 e 10 metri, sarà possibile ospitare grandi navi”.

Il sindaco Tranchida va a ruota: “L’area del porto si appresta dunque a cambiare volto, non solo da un punto di vista infrastrutturale ma anche in termini di servizi ed incoming turistici”. E quando il porto ha funzionato, dice la storia, Trapani è stata ricca. Ed il porto è il Centro Storico.

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