È di 20 arresti (16 in carcere, 4 ai domiciliari) e 2 obbligo di dimora, il bilancio dell’operazione anti mafia dei Carabinieri di Monza Brianza e Como. Le accuse, a vario titolo, sono associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione e acquisizione indebita di esercizi pubblici, tutti reati commessi con l’utilizzo del metodo mafioso nonché detenzione e porto abusivo di armi ed associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Il blitz è scattato nelle province di Monza e della Brianza, Como, Lecco, Reggio Emilia, Macerata, Reggio Calabria.
Le indagini del Nucleo Investigativo dell’Arma monzese e dei militari della Compagnia di Cantù e coordinate dalla Dda di Milano, hanno permesso di documentare la presenza sul territorio di una nota famiglia di ‘ndrangheta originaria del vibonese in continua espansione sia in Brianza che all’estero (Germania, Spagna e Svizzera). Accertata dai carabinieri un’azione di vero comando e controllo nei confronti della popolazione attraverso comportamenti tali da incutere timore ed omertà anche grazie all’utilizzo del cognome “Cristello”.