Un giro d'affari da oltre 250mila euro e auto di lusso comprate con i soldi "guadagnati" tra spaccio e RdC: i dettagli dell'Operazione Indomitus a Ragusa.

Nelle prime ore di oggi, lunedì 16 maggio, i carabinieri della compagnia di Ragusa hanno arrestato 11 soggetti eseguendo 18 misure cautelari personali e 12 misure reali a vario titolo, disposte dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo ibleo. L’operazione Indomitus ha permesso di mettere in carcere 7 persone e ai domiciliari altre 3. In più, altri 6 indagati sono sottoposti alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Nell’ambito della stessa operazione, l’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro di beni per un ammontare complessivo di circa 300 mila euro, tra cui 6 auto, di media e grossa cilindrata, e un motociclo.

L’origine dell’Operazione Indomitus

L’indagine, iniziata nell’ottobre 2020, ha permesso ai carabinieri, coordinati dalla Procura ragusana, di ricostruire una fitta e articolata rete di spaccio che vedeva come protagonisti noti pregiudicati e pusher emergenti.

All’origine dell’indagine Indomitus c’è un 19enne ragusano, il quale, in concorso con altro indagato, aveva stabilito numerosi contatti in Italia e all’estero per importare da Roma, Olanda e Spagna marijuana e hashish. Agiva tramite tradizionali corrieri postali, rivendendo poi la merce a giovani pusher ragusani.

Il 19enne aveva creato inoltre una community di spacciatori, sfruttando l’anonimato che poteva garantire una famosa App di messaggistica istantanea, attraverso la quale venivano concordati prezzi e quantitativi dello stupefacente da consegnare ai clienti.

La rete di spaccio

Nell’ambito dell’operazione Indomitus a Ragusa, i carabinieri hanno ricostruito e disarticolato una fitta rete di spacciatori. Questa operava nel complesso di case popolari compreso tra la via Cesare Terranova, via Enrico Berlinguer e via Caronia, nel quartiere “Selvaggio”, sfruttato quale vero e proprio fortino. In zona erano attive perfino delle vedette a ogni ora del giorno e della notte.

L’intesa attività tecnica, supportata da numerosi appostamenti e analisi delle notizie reperite sul territorio, ha permesso agli inquirenti di raccogliere indizi sufficienti per arrestare 10 soggetti ed evitare che questi proseguissero nella loro attività di spaccio, caratterizzata da importanti quantitativi che venivano smerciati sulle principali piazze.

“Affari” da 250mila euro, spaccio e reddito di cittadinanza

Il giro d’affari complessivamente stimato dagli inquirenti si aggira attorno ai 250 mila euro e nel corso dell’indagine sono stati sequestrati complessivamente 2,580 chili di sostanze stupefacenti, diversamente suddivisi tra marijuana, hashish e cocaina, 20 piante di canapa indiana, due serre indoor per la loro coltivazione e la cifra di 12.320 euro provento dello spaccio.

Ulteriore riscontro raccolto da carabinieri di Ragusa è riferito all’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di 4 dei soggetti arrestati, per un ammontare complessivo superiore a 35mila euro. I 4 ricevevano questo contributo nonostante i proventi dell’attività di spaccio consentisse loro di godere dell’utilizzo di auto di lusso quali Maserati, Mercedes, Audi e BMW.

Inoltre, per bypassare eventuali controlli, alcune tessere del reddito di cittadinanza venivano intestate a famigliari e prestanome, anch’essi denunciati per truffa ai danni dello Stato.

Operazione Indomitus, altri provvedimenti

Oltre alle misure cautelari personali, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa ha accolto le richieste del Pubblico Ministero in materia di misure reali, disponendo il sequestro a vario titolo di beni per un ammontare complessivo superiore a 290mila euro.

Infine, durante l’operazione odierna, è stato arrestato un soggetto per possesso di droga ai fini di spaccio. Aveva 20 grammi di marijuana con bilancino, denaro contante e materiale per il confezionamento. Sono stati anche sequestrati 8 grammi di hashish, un grammo di cocaina e decine di rapporti bancari, il cui saldo è ancora in fase di quantificazione.

I 7 soggetti oggi arrestati, al termine delle operazioni di rito, sono stati condotti al carcere di Ragusa.