Investigazioni riguardo presunte infiltrazioni della criminalità organizzata ed episodi di corruzione al Comune di Tremestieri Etneo.
Dal troncone dell’operazione Pandora emerge che il Gup di Catania, Simona Ragazzi, ha stabilito che le pene sono congrue però serve l’aggiunta di un ristoro come risarcimento danni in favore del Comune di Tremestieri Etneo. La decisione è relativa al patteggiamento presentato da tre degli imputati del procedimento. Quest’ultimo è scaturito dalle investigazioni dei Carabinieri riguardo presunte infiltrazioni della criminalità organizzata ed episodi di corruzione al Comune di Tremestieri Etneo. Aggiornata al 21 ottobre l’udienza.
I nomi dei coinvolti
A richiedere il patteggiamento l’allora consulente del sindaco Giuseppe Puccio Monaco, assistito dal penalista Vito Pirrone, e dal professionista Paolo Di Loreto, difeso dagli avvocati Carmelo Peluso e Luigi Latino. Sono imputati per associazione per delinquere e corruzione. Entrambi hanno concordato con la Procura la pena rispettivamente a 2 anni e 9 mesi e a 3 anni e 6 mesi di reclusione. Il Gup sostiene che è necessario un risarcimento danni.
Il terzo imputato, accusato di corruzione, l’ex consigliere comunale Mario Ronsisvalle ha patteggiato una condanna a 2 anni di reclusione, pena sospesa, e un ristoro di 20mila euro per il Comune di Tremestieri Etneo. Il soggetto è assistito dai legali Walter Rapisarda e Salvo Sterlino. Ragazzi riguardo a Ronsisvalle ha disposto la revoca dell’obbligo di dimora.