Operazione Scrigno, Cassazione conferma la sentenza: condannati

Operazione Scrigno, Cassazione conferma la sentenza: nessuno sconto per i figli del boss Vincenzo Virga

Operazione Scrigno, Cassazione conferma la sentenza: nessuno sconto per i figli del boss Vincenzo Virga

Redazione  |
venerdì 22 Marzo 2024

L'inchiesta provocò un terremoto politico in tutto il Trapanese: attraverso intercettazioni varie è stato ricostruito un quadro molto fitto tra mafia e politica.

Confermata dalla Cassazione, sezione sesta penale, la sentenza di appello pronunciata nel settembre 2022 dalla prima sezione penale della corte d’Appello di Palermo. Il processo riguardava il troncone dell’operazione Scrigno, relativo agli imputati giudicati col rito abbreviato.

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In appello la sentenza rese più pesanti le condanne rispetto al primo grado di giudizio. La Cassazione ha confermato sostanzialmente le decisioni della giudice Adriana Piras, che presiedeva la corte di Palermo.

Operazione Scrigno: il rigetto dei ricorsi

Rigettati così i ricorsi degli imputati: Franco e Pietro Virga e Nino D’Aguanno. La Cassazione ha condannato in via definitiva i figli del capo mafia già all’ergastolo Vincenzo Virga: Franco a 16 anni e 8 mesi, Pietro a 19 anni e 4 mesi; Nino D’Aguanno dovrà scontare 3 anni e 4 mesi.

Dichiarati inammissibili i ricorsi presentati dagli imputati Francesco Paolo Peralta (8 anni e 4 mesi), Francesco Salvatore Russo (1 anno e 6 mesi), Pietro Cusenza (8 anni e 4 mesi), Vincenzo Ferrara (3 anni e 4 mesi), Giuseppe Piccione (8 anni).

Col rito abbreviato in appello erano stati condannati anche Carmelo Salerno (12 anni), Michele Martines (13 anni e 4 mesi), Francesco Orlando (12 anni e 8 mesi), Jacob Stelica (un anno), Mario Letizia (8 anni e 4 mesi), Leonardo Russo (3 anni), Michele Alcamo (3 anni).

Operazione Scrigno: il legame mafia-politica

L’operazione Scrigno è stata il risultato di una approfondita indagine del Nucleo Investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Trapani, coordinata dalla Dda di Palermo, che nel marzo 2019 ha visto l’arresto di diversi personaggi appartenenti alla cosca mafiosa di Trapani.

Alcuni degli imputati avevano scelto il rito ordinario. Per questi imputati, giudicati dal Tribunale di Trapani (collegio presieduto dalla giudice Troja), con sentenza del 12 aprile 2023, il prossimo 28 maggio a Palermo si aprirà il processo di appello.

L’inchiesta dei carabinieri provocò una sorta di terremoto politico in tutto il Trapanese. L’operazione Scrigno ricompose attraverso intercettazioni e indagini mirate un quadro di relazioni molto fitto tra la mafia e la politica in provincia, che trovavano un interessato punto di incontro negli appuntamenti elettorali. “A Trapani tra il 2017 e il 2018 c’è stato un ‘patto sinallagmatico’ tra mafia e politica, da una parte le prestazioni, dall’altra i corrispettivi”. Così descrissero nella requisitoria, il periodo, i pm De Leo e Bettiol.

Attraverso l’operazione Scrigno è stato convalidato l’arresto di diversi personaggi appartenenti alla cosca mafiosa di Trapani, come i fratelli Francesco e Pietro Virga, l’ex consigliere comunale Franco Orlando, Nino Buzzitta. I fratelli Virga dalle risultanze investigative avevano preso in mano il mandamento mafioso di Trapani dopo l’arresto del padre Vincenzo, detenuto al 41 bis presso la casa circondariale di Milano Opera.

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