Ora legale 2023, ecco quando si cambia: tutto fermo sull'abolizione - QdS

Ora legale 2023, ecco quando si cambia: tutto fermo sull’abolizione

Ora legale 2023, ecco quando si cambia: tutto fermo sull’abolizione

Redazione  |
venerdì 24 Marzo 2023

Lancette in avanti di sessanta minuti, tutto quello che c'è da sapere

Si avvicina il momento del ritorno dell’ora legale. Le giornate si allungano sempre di più e si sente già il profumo della primavera.

Ora legale, quando spostare le lancette in avanti

Nella notte tra domani, sabato 25, e domenica 26 marzo dovremo spostare le lancette degli orologi avanti di un’ora, dalle 2 alle 3. Questa operazione, che avviene in automatico su smartphone e dispositivi collegati ad internet (orologi digitali), deve essere fatta sugli orologi da parete o su quelli da polso. Il ritorno dell’ora legale, se non ci saranno cambiamenti, resterà in vigore fino alla fine di ottobre. 

La richiesta di abolizione dell’ora solare

Da tempo si parla di abolire il cambio dell’ora. A chiedere all’Unione europea di rinunciare all’ora solare sono stati soprattutto i Paesi nordici, secondo cui spostare le lancette un’ora avanti prima dell’estate e un’ora indietro prima dell’inverno, causerebbe alcuni problemi allo stato psico fisico delle persone e alla salute. Tra il 4 e il 16 agosto 2018 la Commissione Europea ha svolto sul sito una consultazione pubblica su questo tema. Agli utenti si chiedeva se, nel caso di abolizione del cambio orario, mantenere o meno sempre l’ora solare o quella legale. Le risposte furono 4,6 milioni, il numero più alto mai ricevuto da una consultazione pubblica. La decisione definitiva però non è mai più stata presa. Dunque si suppone che quella del 26 marzo non sarà l’ultima volta che in Italia cambieremo l’ora.

Cambi d’umore legati al cambio dell’ora, come fare

I cambi di orario possono comportare effetti sia sulla salute che sull’umore delle persone. Spesso questo finisce per causare irritabilità e, nel peggiore dei casi, può arrivare a indurre episodi di depressione. Per affrontare al meglio i nuovi ritmi è possibile aiutarsi trascorrendo qualche ora all’aria aperta, magari facendo esercizio fisico.

I risparmi

Dal 2004 al 2021, secondo l’analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro. Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2022 è calcolato considerando che il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’Arera) è, attualmente, pari a circa 46,03 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 420 milioni di kilowattora di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie.

Quando è entrata in vigore?

In Italia l’ora legale è in vigore dal 1966. In precedenza era stata usata per la prima volta nel 1916. Dopo essere stata abolita e riconfermata diverse volte, è stata definitivamente adottata dal nostro Paese con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico aumentava di continuo.

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