Gli orari alle visite fiscali indicano quando i lavoratori hanno l’obbligo di essere reperibili presso l’indirizzo di residenza o comunque presso l’indirizzo indicato nel certificato medico.
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Il lavoratore assente per malattia può essere infatti sottoposto a una visita di controllo. Questa può essere disposta in automatico dall’Inps o richiesta dal datore di lavoro ed è volta ad accertare lo stato patologico o semplicemente il rispetto delle regole previste.
Orari visite fiscali: le novità 2024
La novità di quest’anno è che gli orari in cui può passare la visita fiscale nei confronti dei dipendenti pubblici per malattia vengono ridotti a 4 ore, 2 ore la mattina e 2 il pomeriggio.
È molto importante conoscere questi orari, in quanto il mancato rispetto dell’obbligo di reperibilità, e quindi di assenza alla visita fiscale, comporta l’applicazione di una sanzione. Questa nei casi più gravi, ad esempio se sussiste la recidività, può prevedere il licenziamento per giusta causa.
Non si segnalano novità, invece, né per le fasce orarie dei lavoratori privati né per sanzioni e casi di esonero. Così come è sempre la stessa anche la procedura per la richiesta della visita fiscale.
La normativa sugli orari delle visite fiscali
La legge stabilisce che solo in determinati orari della giornata può verificarsi la visita fiscale. Inizialmente questi erano differenti tra dipendenti pubblici e privati, ma nel 2024 si è provveduto con equipararli. Con la sentenza del Tar del Lazio n. 16305/2023 sono state definite incostituzionali le precedenti fasce orarie di reperibilità che prevedevano nel pubblico impiego 7 ore, cioè 3 in più rispetto al settore privato.
A recepire la decisione del Tribunale amministrativo è stata l’Inps con il messaggio numero 4640 del 22 dicembre 2023, fissando gli stessi orari per ogni tipologia di impiego. Quindi, da quest’anno gli orari delle visite fiscali per i dipendenti pubblici e privati sono i seguenti:
- la mattina dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
- nel pomeriggio dalle ore 17:00 alle ore 19:00.
Questi orari valgono 7 giorni su 7, festivi compresi e, anche se la visita fiscale si è già verificata, può essere ripetuta.
Casi di esonero
Durante le fasce orarie sopra indicate, il lavoratore deve rendersi reperibile al controllo dell’Inps, tuttavia ci sono dei casi di esonero. Questi prevedono la possibilità del lavoratore di non rispettare la reperibilità nelle fasce stabilite. Secondo la legge, tale possibilità è riconosciuta in presenza di:
- patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
- stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta pari o superiore al 67%.
L’esonero può avvenire anche in caso di depressione o ansia del lavoratore, laddove la vita sociale e attività all’aria aperta possono contribuire al suo miglioramento e benessere.
Il diritto all’esonero spetta anche al lavoratore che ha necessità di uscire da casa per:
- accertamenti specialistici;
- per recarsi presso il proprio medico curante;
- per andare in farmacia;
- per interventi dentistici urgenti;
- in generale per cause di forza maggiore.
Inoltre, la giurisprudenza ammette tra le motivazioni di esonero dal rispetto delle fasce di reperibilità:
- attività di volontariato anche se non legate direttamente alla malattia e nel caso in cui non mettano a repentaglio la salute del lavoratore;
- visite a parenti in ospedale se gli orari coincidono con quelli della visita fiscale.
Le sanzioni
Sono previste delle sanzioni per le visite fiscali in caso in cui il lavoratore non sia reperibile presso il proprio domicilio negli orari indicati. In particolare per il lavoratore assente durante le fasce di reperibilità le sanzioni sono le seguenti:
- decurtazione del 100% dell’indennità di malattia per i primi 10 giorni;
- la decurtazione del 50% per le successive giornate.
Il lavoratore ha tuttavia 10 giorni di tempo dalla visita fiscale mancata per comunicare le motivazioni dell’assenza con una valida giustificazione. Il verbale di mancata presenza alla visita fiscale viene inviato dal medico a Inps e al datore di lavoro che potrebbe anche avviare un procedimento disciplinare contro il lavoratore.
Visite fiscali, quante probabilità ci sono?
Ogni lavoratore, almeno una volta, si è chiesto: ma quante probabilità ci sono che il medico passi? In realtà, non sono molte le probabilità di ricevere un controllo durante la malattia. Ce lo confermano i dati Inps:
- nel primo trimestre del 2022, solamente nel 2,47% dei casi è stata disposta una visita fiscale;
- nel settore pubblico la percentuale è del 6,47%;
- nel settore privato, invece, è ancora minore, cioè dell’1,26%.

