Intraprendere la via del mare, inseguire il sogno dell’avventura comune a tanti giovani dei Paesi costieri. Questi gli spunti che stanno alla base di “Memorie d’un giovane marinaio: Vita di bordo, gruppi e capri espiatori”, l’opera di Orazio Licciardello – professore ordinario di Psicologia sociale presso l’Università di Catania – che nelle pagine del volume ripercorre alcuni episodi significativi della vita sulle navi mercantili, nella seconda metà del secolo scorso.
La vita di bordo, i sogni e le speranze di tante persone, giovani e meno giovani, lontane da casa e dagli affetti più cari, le relazioni tra soggetti appartenenti a gruppi diversi per contesti culturali, mansioni lavorative e ruoli gerarchici, costretti a vivere nel chiuso di spazi ristretti e senza alternative, talora per mesi interi, nelle lunghe traversate, le tensioni, i conflitti e l’aggressività di cui fanno le spese i più deboli, vengono rivisitati dall’autore utilizzando le categorie della Psicologia sociale. Nel libro, come detto, gioca un ruolo chiave la componente autobiografica.
Licciardello, infatti, interrotti gli studi all’età di 14 anni per motivi economici, ha trascorso parte dell’adolescenza svolgendo varie attività lavorative. All’età di 17 anni ha intrapreso la via del mare, imbarcandosi sulle navi mercantili, carriera che ha iniziato da “mozzo di coperta” e concluso all’età di 24 anni da caposervizio della sala macchine.
Conseguita la Maturità da privatista a 24 anni e la Laurea a 28, ha iniziato subito l’attività di ricerca scientifica e collaborazione didattica presso l’Università di Catania, svolgendo nel contempo, per guadagnarsi la vita, la professione di Psicologo in vari ambiti del sociale, delle Organizzazioni e delle Istituzioni. Dal 1980 al 1985, ha inoltre svolto attività politica come consigliere comunale e assessore alla P.I., ai Servizi ed alla solidarietà sociale del Comune di nascita e residenza.